
Cronaca / Valle Brembana
Venerdì 11 Luglio 2025
Nella Bergamasca scuole di «periferia» in crisi, Laxolo verso la chiusura
ISTRUZIONE. La decisione dei genitori di iscrivere i figli altrove. Dirigente e sindaco: «Scelta condivisa per una offerta formativa più ricca».
Val Brembilla
Calo demografico, poche nascite. Ma anche la scelta condivisa tra istituzioni e genitori di un percorso diverso, verso poli scolastici più numerosi e con un’offerta formativa forse più ricca.
Sta di fatto che, per un motivo o l’altro, le piccole scuole di montagna o comunque «periferiche» - quelle con pochi alunni - continuano a chiudere. Dopo la chiusura recente di Alzano Sopra, è la volta della scuola primaria di Laxolo, popolosa (un migliaio di abitanti) frazione di Val Brembilla.
«Scelta comprensibile»
La scuola, a settembre, non riaprirà. Di fatto più per la scelta dei genitori che per numeri insufficienti. Perché i numeri ci sarebbero stati: almeno una ventina i bambini della frazione. Ma i genitori dei sei bambini di Laxolo pronti a entrare in prima classe hanno preferito iscriverli a Brembilla capoluogo, distante solo due chilometri. «E con un’offerta sicuramente più ricca - dice il sindaco Marcello Carminati - con laboratori, mensa, palestra. Una scelta di fatto comprensibile». Che, a catena, ha portato poi alla decisione di altre famiglie di guardare oltre la scuola di Laxolo, ancora verso Brembilla o la vicina Berbenno.
L’ipotesi pluriclasse
«È una notizia che addolora, specialmente considerando il ruolo che questa scuola ha avuto generazioni di famiglie a Laxolo - commenta ancora il sindaco -. La situazione è precipitata rapidamente. All’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, la scuola contava 26 alunni. Tuttavia, con l’uscita di nove bambini dalla quinta elementare a giugno 2025 e, ancor più significativo, l’assenza di nuove iscrizioni per la prima elementare, il numero totale è crollato a soli 17 alunni. Scendendo al di sotto della soglia dei 18 alunni, l’Ufficio scolastico provinciale avrebbe assegnato una sola insegnante per l’intero plesso. Ciò avrebbe comportato la creazione di un’unica pluriclasse. Una situazione che, comprensibilmente, ha sollevato preoccupazioni tra i genitori riguardo alla qualità dell’offerta formativa».
«Momento difficile per Laxolo»
Otto famiglie avevano comunque chiesto di poter continuare. «Poi, di fronte all’istituzione di una tratta dello scuolabus da parte del Comune per agevolare il trasporto verso Brembilla - continua il sindaco - anche queste ultime otto famiglie hanno deciso di spostare i propri figli. È un momento difficile per la comunità di Laxolo. La chiusura di una scuola rappresenta la fine di un’epoca e lascia un vuoto in chi l’ha frequentata come alunno, genitore o nonno. Il rammarico è comprensibile, ma le scelte, pur dolorose, sono state dettate dalla realtà dei numeri e dalla necessità di garantire ai bambini le migliori condizioni educative possibili. La scuola di Laxolo, anche se chiusa, resterà un luogo carico di ricordi e di storia per la frazione e sarà oggetto di profondo studio per un su nuovo utilizzo».
Da 25 a 4 scuole elementari
«La chiusura a Laxolo - aggiunge il dirigente scolastico, Stefano Piccini - dopo una serie di incontri è stata una scelta condivisa e accompagnata. Darà la possibilità di un’offerta formativa migliore». Lo stop della sede della primaria di Laxolo si aggiunge alle tante che in questi anni si sono susseguite nelle valli: in mezzo secolo i venti comuni dell’alta Valle Brembana sono scesi da 25 a 4 scuole elementari. Comprese le scuole medie gli alunni a settembre saranno circa 360, dal 2023 il numero degli iscritti è sceso sotto quota 400.
«Perdiamo una media di 10-15 iscritti all’anno - dice il dirigente scolastico, Francesco Cagnes -. Per ora resistiamo. In realtà la legge consente anche delle deroghe ai numeri: ma resta fondamentale la disponibilità di personale da parte dell’Ufficio scolastico. Se questo manca l’Ufficio poi applica la normativa alla lettera».
In Val Seriana
Come nell’alto Brembo anche in alta Val Seriana l’«inverno» demografico ha avuto conseguenze sulle scuole. Nell’istituto comprensivo di Gromo nelle primarie sono ormai presenti sempre le pluriclassi, a esclusione del solo plesso di Ardesio dove i numeri negli ultimi anni hanno consentito la creazione di una classe di 20/25 bambini, mentre negli altri plessi (Gromo, Valgoglio, Gromo San Marino e valbondione) su cinque classi gli iscritti complessivamente sono meno di 40. A Cazzano Sant’Andrea e Peia, invece, da settembre non ci sarà la prima elementare.
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