
(Foto di Agazzi)
VIABILITÀ . Domenica di bel tempo, a migliaia sulle Orobie. Nel pomeriggio code chilometriche per il rientro. In Val Brembana si viaggiava a 25 chilometri orari.
Ormai è una componente ineliminabile, almeno quando il meteo è favorevole, per i turisti che scelgono di passare la domenica o l’intero fine settimana nelle valli bergamasche: le code di rientro in città da Val Seriana e Val Brembana si sono rivelate anche il 20 luglio un fardello da scontare per il ritorno a casa.
Dopo due domeniche di pioggia, il sole e il caldo hanno spinto tantissime persone in alto: sia nella mattinata di sabato 19 sia in quella di domenica 20 luglio si sono registrati frequenti rallentamenti a salire nelle valli.
Ma il vero punto dolente è stato il rientro della domenica pomeriggio, segnato da code e rallentamenti nei nodi caldi della viabilità valliva, ormai cronici. Già prima delle 15, si segnalavano rallentamenti: per una famiglia che ha scelto di passare la domenica a Castione, tornare a Bergamo (40 chilometri) comportava un’ora e un quarto di viaggio, con code nella zona tra Clusone e Ponte Nossa, ma rallentamenti anche a Gazzaniga e Albino. Partendo intorno alle 16 i tempi di percorrenza sullo stesso tratto si allungavano a oltre un’ora e mezza, intorno alle 17 salivano a un’ora e 45 minuti. La coda, che solitamente ha inizio alle curve della Selva, si incontrava domenica 20 luglio già nel tratto della 671 di Clusone, prima della rotonda delle Fiorine. Da qui si proseguiva a passo d’uomo sino alla fine dell’abitato di Nossa.
Addirittura intorno alle 17.30 Google maps suggeriva, una volta giunti a Clusone, di entrare in centro al paese baradello, scendere a Piario e da qui fare poi ritorno sulla 671 alla rotonda nei pressi dell’ospedale: un allungamento non da poco della strada (con la promessa di risparmiare cinque minuti di traffico), funzionale per altro a evitare solo una parte delle code, dato che non avrebbe comunque eliminato il passaggio alle forche caudine delle curve della Selva.
«Per andare da Clusone a Colzate intorno alle 18 sono stati necessari almeno 50 minuti»
L’effetto tappo dell’incrocio di Ponte Nossa si è fatto sentire anche sul traffico dell’altro ramo dell’alta Val Seriana, quello che scende da Valbondione. Chi ha scelto da salire quassù per un’escursione ai rifugi Curò o Coca ha poi impiegato - partendo intorno alle 17,30 - un’ora e 40 minuti per far rientro in città. Ha potuto godere di una strada libera sino a Villa d’Ogna, ma si è dovuto fermare in coda all’altezza di Piario.
Disagi non indifferenti li ha avuti anche chi ha dovuto spostarsi su tratti brevi usando la 671: per andare da Clusone a Colzate intorno alle 18 sono stati necessari almeno 50 minuti (per 13 chilometri).
Lunghe code anche in Val Brembana. Intorno alle 17,30 erano necessari 45 minuti da San Pellegrino a Bergamo (saliti a un’ora intorno alle 18,30, e ancora 50 minuti alle 21). Qui è soprattutto il tappo a Villa d’Almè a causare code e rallentamenti fino al viadotto di Sedrina. Ma code ci sono state anche tra San Pellegrino e Zogno. Anche qui il navigatore suggeriva un percorso alternativo, ovvero evitare la variante di Zogno e passare per il centro del paese. Con l’effetto che nel giro di poco tempo anche qui si sono create lunghe code.
«La soluzione rimane la realizzazione della Paladina-Sedrina: l’abbiamo attesa per anni, ora è il nostro turno. Costa tantissimo, ma è necessaria»
Una famiglia che ha scelto invece di passare la domenica a Dossena, ha dovuto mettere in conto sicuramente più di un’ora di strada. Intorno alle 18 il navigatore suggeriva di evitare il traffico del fondovalle recandosi da Dossena a Serina e da qui sull’altopiano di Selvino, per scendere poi a Nembro (risparmiando sette minuti rispetto alla discesa in Val Brembana).
Una giornata come quella di ieri non può che riportare i riflettori sulle problematiche della viabilità. «Serve la variante di Ponte Nossa, che, anche in più lotti, deve arrivare sino a Colzate - è il commento di Martino Bigoni, amministratore del gruppo Facebook “Viabilità in Valle Seriana”, che raccoglie ogni giorno segnalazioni e commenti -. Non bastano continui annunci, bisogna cominciare a fare davvero qualcosa: l’incrocio di Ponte Selva rappresenta sempre un intoppo».
Sul fronte brembano, Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino, sottolinea come «i numeri di persone che si muovono in questi giorni sono molto elevati, ma con questa viabilità il problema delle code diventa enorme: il disagio è anche per chi viaggia per lavoro. La soluzione rimane la realizzazione della Paladina-Sedrina: l’abbiamo attesa per anni, ora è il nostro turno. Costa tantissimo, ma è necessaria». Milesi evidenzia ancora come «in questi anni sono stati fatti investimenti importanti per il turismo; non vorremmo che i turisti siano scoraggiati a venire per la viabilità».
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