San Pellegrino, quarto bando per il Grand Hotel

IL CANTIERE. Parziali lavori di recupero finiti nel 2022, non si trova chi possa concludere l’intervento: servono 26 milioni. «Tanto interesse, ma nessuno presenta poi un progetto».

Sarà il quarto tentativo di trovare un gestore-investitore per riaprire il Grand Hotel di San Pellegrino. È pronto il bando del Comune alla ricerca di chi possa ridare finalmente una seconda vita all’enorme edificio liberty, l’albergo centenario chiuso dal 1978, uno dei due simboli (insieme al casinò) della cittadina termale.

Si cercano investitori

I lavori parziali di ristrutturazione (consolidamento, piano terra, cucine, spazi esterni) si sono conclusi nel 2022. Ma già da tempo il Comune è alla ricerca di investitori per concludere l’intervento di recupero: secondo uno studio datato 2016 servono circa 26 milioni di euro per riaprire completamento l’ex albergo (ma l’investimento potrà essere effettuato a più lotti funzionali).

Da hotel a Spa fino a polo scolastico

Ma con quale utilizzo? Il bando lascia ormai aperte le più svariate soluzioni: dall’hotel di lusso con Spa termale alla casa di riposo, dal campus scolastico al centro di ricerca.

Tante le catene alberghiere, le società internazionali o i gruppi immobiliari che in questi anni hanno visitato la struttura dimostrando interesse. Ma, poi, ai successivi bandi nessuno ha concretizzato tale interessamento. A frenare, in particolare, quella che sembrava una soluzione definitiva vicina, ci si è messo poi l’anno del Covid, che ha bloccato più di un potenziale investitore. Nel 2019 ci fu un primo avviso per raccogliere manifestazioni di interesse, nel 2020 e el 2021 i due bandi alla ricerca di un investitore, andati però deserti.

Ora questo quarto tentativo, presentato anche durante l’ultima seduta di Consiglio comunale dal vicesindaco Vittorio Milesi. «Il contributo che potrà essere concesso al l’investitore - ha detto Milesi - passerà dai tre milioni di euro della Regione Lombardia a cinque milioni di euro, grazie a due milioni che metterà il Comune. La concessione del diritto di superficie sarà di 99 anni. L’auspicio è che questo tentativo possa andare a buon fine e che il bando possa attirare qualche operatore».

Il bando europeo scadrà a fine luglio 2024. «Gli operatori interessati - prosegue Milesi - avranno quindi il tempo per la stesura di uno studio di fattibilità per il recupero della struttura. Studio di fattibilità che, di fatto, sarà un progetto definitivo. Per questo abbiamo lasciato molto tempo. Abbiamo atteso anche alcuni mesi prima di pubblicare il bando nella speranza che qualcuno presentasse un progetto concreto. Cosa che non è successa. Questo bando sarà molto probabilmente l’ultimo. Se non si troverà un investitore vedremo come valorizzare il solo piano terra».

I precedenti interventi

Il Grand Hotel è già stato oggetto di due importanti interventi di ristrutturazione, per quasi 22 milioni di euro complessivi. «Interventi - spiega il vicesindaco Vittorio Milesi - che attendono però di essere conclusi con un nuovo lotto di lavori di completamento del recupero e con la gestione della struttura che nei programmi dell’Amministrazione comunale e nelle stesse previsioni dell’Accordo di programma sottoscritto con Regione, Provincia e Comune nel 2007 dovevano essere effettuate da un operatore privato». «In questi anni diversi operatori hanno continuato a chiedere informazioni sul Grand Hotel manifestando interesse. Il Comune ha quindi ritenuto di pubblicare un nuovo bando, prevedendo nuove e più favorevoli condizioni. Non vogliamo lasciare a metà il rilancio turistico e dall’altra si vuole evitare che una nuova prolungata chiusura dell’immobile comprometta gli investimenti fatti in questi anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA