Sorisole piange Alessandro Baggi: «Gioviale e stimato»

MORTO SUL LAVORO. L’incidente fatale in un cantiere edile a Dossena. L’autopsia dovrebbe essere effettuata lunedì 25 settembre.

La salma dell’operaio Alessandro Baggi, 46 anni, di Sorisole, è stata composta nella camera mortuaria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove è morto martedì sera. Baggi era rimasto coinvolto in un infortunio sul lavoro, accaduto quindici giorni prima in un cantiere edile a Dossena. Il magistrato ha disposto l’autopsia che si dovrebbe effettuare lunedì mattina alle 9,30. Solo dopo l’autorizzazione del magistrato i famigliari potranno stabilire la data e l’ora del funerale del loro Alessandro.

Leggi anche

L’incidente, che poi è risultato fatale all’operaio di Sorisole, risale al 4 settembre in un cantiere a Dossena dove gli operai stavano facendo delle trivellazioni. Baggi, stando a una prima ricostruzione, era sceso in un pozzo, mentre stava usando una bomboletta, questa sarebbe scoppiata rilasciando esalazioni. Non sono ancora chiare le cause. Non aveva perso conoscenza. Subito soccorso dai campagni, è stato accompagnato all’ospedale di San Giovanni Bianco ma i medici avevano deciso di trasferirlo all’ospedale cittadino, dove era stato posto in coma farmacologico. Le sue condizioni si erano poi aggravate e purtroppo erano sopraggiunte complicazioni. Martedì sera la morte.

Sarà compito degli inquirenti stabilire le cause dell’incidente avvenuto a Dossena che purtroppo è costata la vita all’operaio quarantaseienne. Alessandro Baggi, che viveva a Sorisole in via Cominelli, ha lasciato nel dolore la mamma Caterina e le sorelle Elisabetta e Roberta. La notizia della morte di Baggi ha scosso la comunità di Sorisole, infatti era molto conosciuto in paese anche per il suo carattere gioviale ed era una persona stimata. È sconvolto il cugino Daniele Baggi che ci confida:«Mi dispiace tantissimo, Alessandro per me era come un fratello, una persona buona, sempre allegra e disponibile con tutti. La sua morte lascia un vuoto nella nostra comunità. Ci mancherà il suo sorriso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA