Vaccini per i più piccoli, si parte il 16 dicembre: per Asst 1.650 a settimana

Saranno centri vaccinali disegnati e organizzati appositamente per i più piccoli: in Lombardia è già partita la macchina organizzativa per aprire linee vaccinali apposite per i bambini dai 5 agli 11 anni.

Lunedì 6 dicembre una call dell’Unità di crisi regionale con tutte le Asst e le Ats ha definito obiettivi, numeri e tempi: la data per la partenza a livello nazionale è il 16 dicembre (i vaccini calibrati per l’infanzia sono in arrivo per il 15 in Lombardia, non è escluso che la Regione anticipi l’apertura alle prenotazioni); i punti vaccinali per i bimbi dovranno avere ingressi, percorsi, sale d’attesa e box dedicati e riservati, le fasce orarie per la somministrazione del vaccino dovranno essere organizzate preferibilmente al pomeriggio, per non far perdere ai bambini giorni di scuola o di asilo, e gli slot incrementati nel fine settimana .

La Regione ha calcolato che nella Bergamasca siano 74.026 i bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinabili, e per tutte tre le Asst bergamasche ha posto come obiettivo settimanale, per ciascuna delle singole Asst, 1.650 vaccini. Uno sforzo non da poco che si somma all’accelerazione per la somministrazione alle terze dosi per gli adulti.

«Il momento è particolarmente delicato, è necessario contribuire tutti a frenare la circolazione del virus, quindi contiamo che le famiglie rispondano all’appello e arrivino senza esitazioni a vaccinare i loro figli più piccoli – rimarca Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo –. Gli ultimi dati evidenziano che la massima diffusione dei nuovi contagi avviene proprio tra i più giovani, e purtroppo ci sono anche diversi casi di bambini che si ammalano, e c’è chi finisce in Rianimazione. Noi siamo pronti ad affrontare questa sfida: avremo linee dedicate ai bambini al Centro prelievi, che è gia stato allestito in modo accogliente per i più piccoli e che già ora usiamo al pomeriggio per le vaccinazioni antinfluenzali . Una linea pediatrica verrà organizzata anche all’ospedale di San Giovanni Bianco. E sarà sempre garantita la reperibilità del pediatra. Le linee per i più piccoli vanno a sommarsi all’attività, già imponente, per le terze dosi e l’antinfluenzale. Al personale viene richiesto ulteriore impegno: solo nell’ultimo weekend, il 4 e 5 dicembre, sono state effettuate 5.437 vaccinazioni, di queste 4.267 anti Covid e 1.170 antinfluenzali. E in più, il Papa Giovanni sta continuando nello smaltimento delle prestazioni arretrate e il raggiungimento degli obiettivi regionali: tra questi 500 interventi chirurgici in più entro la fine dell’anno». Gli spazi allestiti al Papa Giovanni per i più piccoli garantiranno anche spensieratezza. «Dobbiamo ringraziare le associazioni Il Sogno di Iaia onlus, Grizzly, Dutur Claun che garantirà l’animazione e gli Amici della Pediatria –rimarca Simonetta Cesa, direttore sociosanitario facente funzioni – . I piccoli devono vivere questo momento con serenità e riceveranno omaggi a testimonianza del loro impegno . Vanno ringraziati anche tutti i colleghi per lo sforzo aggiuntivo nell’attivazione di queste nuove linee vaccinali: nei nostri centri, ogni giorno, su 12 ore di apertura, abbiamo in campo 24 medici e 28 infermieri, più le altre linee attive a San Giovanni Bianco e Sant’Omobono».

Notevoli sforzi per l’Asst Bergamo Est (la Ovest fa sapere che sta definendo in queste ore l’organizzazione): le linee pediatriche saranno nei centri di Chiuduno e Clusone, con percorsi separati dagli adulti e reperibilità del pediatra (il centro di Rogno resta per gli adulti). «L’impegno organizzativo è notevole – rimarca Adriana Alborghetti, alla guida della Direzione delle professioni sanitarie –. Le linee attive, per tutte le vaccinazioni, potranno arrivare fino a 26, sui due centri, e tutto questo a isorisorse. Per i più piccoli l’obiettivo è di 170 vaccinazioni dal lunedì al venerdì, al pomeriggio, e 400 al sabato e 400 la domenica. Grazie all’associazione Grizzly stiamo lavorando a un’accoglienza speciale: i piccoli avranno dolci e caramelle, oltre a un attestato di coraggio: anche il loro impegno è importante per fermare la pandemia».

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