Morì in auto dopo essere stato narcotizzato e rapinato: chiesto il processo per i 4 arrestati

OMICIDIO. La Procura ha chiesto il processo per le quattro persone arrestate a novembre dell’anno scorso con l’accusa di aver ucciso Angelo Bonomelli, 80 anni, l’imprenditore di Trescore trovato senza vita nella sua Mercedes parcheggiata a Entratico.

La Procura ha chiesto il processo per le quattro persone che erano state arrestate con l’accusa di aver ucciso Angelo Bonomelli, 80 anni, l’imprenditore di Trescore trovato senza vita l’8 novembre scorso nella sua Mercedes parcheggiata a Entratico. All’inizio si pensava a un malore. Poi ci si è accorti che erano spariti l’orologio d’oro marca Longines (valore 8.000 euro), il cellulare e 120 euro. I carabinieri avevano scoperto che era stato narcotizzato a scopo di rapina e in poco tempo erano risaliti ai 4: Matteo Gherardi, 34 anni, di Gaverina; il padre Luigi, 69, che abitava con lui; la fidanzata Jasmine Gervasoni, 23, di Sedrina; e l’amico Omar Poretti, 26, di Scanzorosciate. I quattro sono ancora in carcere.

«Volevamo solo narcotizzarlo e portargli via il cellulare, non avevamo intenzione di ucciderlo. Siamo anche tornati al parcheggio per controllare, e respirava ancora», aveva detto Matteo Gherardi al gip durante l’interrogatorio di convalida. Era una tecnica che Gherardi aveva utilizzato in precedenza per rapinare una zia. Il narcotizzante, Rivotril, un benzodiazepinico ad attività antiepilettica, di cui Gherardi faceva uso, era stato sciolto nel tè che Bonomelli aveva ordinato al bar di Entratico durante un incontro il giorno precedente al ritrovamento del cadavere. «Ma non sono stato io a versare la dose», aveva precisato Gherardi al giudice.

I 4, oltre che di omicidio aggravato dai futili motivi, dall’uso di sostanze venefiche e per averlo commesso allo scopo di finalizzare un secondo reato, devono rispondere anche di rapina e autoriciclaggio. L’udienza davanti al gup è fissata per il 17 ottobre.

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