Fa caldo? E io metto la giacca a vento, ma in miniera. Tutto esaurito, anche nelle grotte

IL FENOMENO. Visite sold out nelle cavità del sottosuolo, ora più che a Ferragosto. A Dossena anche francesi, olandesi e svizzeri.

Prosegue l’ondata di caldo sulla nostra provincia. Anche martedì 22 agosto le temperature hanno raggiunto i 35-36 gradi un po’ ovunque, e perfino in quota si sono registrate minime non sotto i 14 gradi del rifugio Tagliaferri, il più elevato delle Orobie con i suoi 2325 metri, valore estivo notturno che lo stesso gestore Francesco Tagliaferri non ricorda di avere mai riscontrato in tanti anni trascorsi in quota.

Ma un metodo per sfuggire all’afa e contemplare cose nuove c’è: basta scendere nel sottosuolo. Negli ultimi giorni, complice il nuovo aumento vertiginoso delle temperature, le miniere e le grotte bergamasche sono state prese d’assalto da turisti e villeggianti che hanno pensato bene di godersi un po’ di fresco – ovvero tra i 10 e i 12 gradi centigradi – andando alla scoperta dei cunicoli minerari, della loro storia, e delle bellezze naturali offerte dalle cavità sotterranee.

Stagione over the top

«La stagione in generale – racconta infatti Giada Rinaldi, delle miniere di Schilpario – sta andando molto bene, addirittura meglio anche dell’anno soccorso e del 2018, anno in cui avevamo avuto un picco di gente incredibile. In questi ultimi giorni poi abbiamo davvero il tutto esaurito. Le settimane in cui faceva più fresco avevamo un afflusso normale, mentre ora è molto alto. Addirittura questa settimana abbiamo un flusso di turisti maggiore rispetto alla settimana scorsa di Ferragosto. Cosa insolita. Quindi molto bene».

Richieste di visite in aumento anche alle miniere di Gorno, a Dossena dove tutti gli slot sono già occupati e tra i visitatori si sono visti anche francesi, olandesi e svizzeri, ma pure alle grotte di Zogno e San Pellegrino Terme.

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