A 1.700 metri, sopra Lizzola i rododendri ancora in fiore

CLIMA. La seconda fioritura in quota è un’anomalia sempre più frequente. Nel 2024 visibili anche il 12 gennaio.

Quella delle seconde fioriture dei rododendri in quota sta ormai diventando un’anomalia vegetativa molto frequente negli ultimi anni. Sabato 8 novembre, infatti, nella zona dell’Alpe Pasevra (a circa 1.700 metri di quota sopra Lizzola) era ben visibile un cespuglio di rododendri quasi completamente fiorito; in questo luogo l’arbusto compie generalmente il suo ciclo vegetativo annuale verso l’inizio di giugno.

Nuovi fiori in abbondanza

L’anomalia assume ancora più rilevanza se si considera che lo stesso si presentava già con qualche sparuta fioritura lo scorso 11 ottobre. Malgrado il sole sempre più basso e le ore di luce in diminuzione, nei giorni scorsi il cespuglio ha emesso nuovi fiori in numero decisamente più abbondante.

Una preoccupante regolarità

L’anomalia si è ripetuta con preoccupante regolarità negli ultimi anni, interessando anche esemplari geograficamente distanti tra loro: Valle dell’Asta, rifugio Campèl, Passo delle Miniere, baita Casinèl, Grabiasca e Osservatorio faunistico di Maslana. In quest’ultimo luogo, per citare l’esempio più eclatante, lo scorso anno alcune fioriture erano ancora visibili il 21 dicembre, giornata che coincideva con il solstizio d’inverno, e poi il 12 gennaio, malgrado la neve presente al suolo.

Temperature ancora alte

Non è quindi escluso che perdurando questa situazione climatica, con temperature più elevate in quota rispetto alle aree di fondovalle, il fenomeno possa continuare a manifestarsi anche nei prossimi giorni; le stazioni del Centro meteo lombardo, a 2.000 metri di quota, non stanno infatti registrando valori negativi nemmeno di notte. Le estemporanee nevicate, arrivate a ottobre fin verso i 2.000 metri, non sono state infatti accompagnate da un graduale calo delle temperature.

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