A un anno dai nubifragi, Orezzo riavrà la strada

I LAVORI. Il sindaco Merelli: «La speranza è che a ottobre il cantiere chiuda». In Val Seriana, su iniziativa della Comunità montana una mappa del dissesto nei 38 Comuni.

Più che la conta dei danni, la Valle Seriana si trova ancora a mettere le pezze. Il tema del dissesto idrogeologico da mesi ha conquistato la prima pagina delle agende degli amministratori comunali. Il maltempo dell’autunno scorso – che a più riprese aveva messo a dura prova i Comuni di Alzano Lombardo, Albino, Nembro e non solo – aveva provocato danni ingenti sia alle proprietà pubbliche sia ai privati. E i Comuni stanno ancora completando l’opera di messa in sicurezza, che richiede risorse sempre più ingenti.

Da Gazzaniga a Orezzo

Tra i diversi interventi in corso, uno dei più importanti (anche a livello di importi) è quello lungo la strada provinciale che collega Gazzaniga a Orezzo. Da mesi i residenti sono costretti a percorrere la stretta e ripida via comunale Gromplano, a senso unico alternato regolato da semaforo, a causa del cedimento della provinciale in una delle ultime curve prima della frazione, risalente al 10 ottobre scorso. Ora, finalmente, il problema si avvicina alla risoluzione definitiva. «Ad agosto è stato completato l’intervento di palificazione che sosterrà la carreggiata, a fine mese è stato fatto un pre-collaudo e tutto funziona, ora stanno completando le finiture – spiega il sindaco di Gazzaniga, Mattia Merelli –. La speranza è che a ottobre il cantiere si chiuda e la strada possa riaprire». Una prima conferma arriva anche dal fatto che l’11 ottobre si correrà «Il Lombardia», una delle principali corse del panorama ciclistico internazionale.

L’importo dei lavori ammonta a 800mila euro: «Dopo il crollo di ottobre, la frana si è mossa fino a gennaio – prosegue Merelli –. Nel giro di un anno la Provincia ha recuperato le risorse, progettato l’intervento e fatto i lavori: il risultato è merito della collaborazione tra tutti gli enti».

Una «mappa del dissesto»

L’attenzione della Comunità montana è alta sul tema del dissesto, tanto che alcuni mesi fa è stato «dato incarico allo Studio Gea di fare una ricognizione completa dei problemi di frane e smottamenti su tutti i nostri 38 Comuni – ricorda Matteo Morbi, vicepresidente dell’ente sovracomunale e assessore ai Lavori pubblici a Nembro –. Sono stati già fatti i sopralluoghi, adesso stenderanno una graduatoria degli interventi più urgenti». Dopo aver mappato le frane, però, per intervenire serviranno le risorse: «I ristori sono sempre pochissimi rispetto ai danni – fa notare Morbi –. Dalla pulizia di strade e caditoie al taglio delle piante, fino agli interventi più costosi per frane e regimazione dei reticoli: le risorse sono sempre troppo poche e i Comuni devono usare fondi che potrebbe altrimenti essere investiti su altri fronti, per esempio per le asfaltature». In particolare, secondo Morbi, «pochi fondi per la prevenzione: si interviene solo dopo che ci sono stati i danni, ormai ogni due o tre mesi».

Tra Nembro e Albino

Proprio tra i territori di Nembro e Albino, in Val Guarnasco, c’è uno degli interventi di messa in sicurezza già portati a termine in bassa Valle: «Con un finanziamento della Comunità montana da 220mila euro abbiamo sistemato e risolto il problema della fuoriuscita delle acque sulla provinciale – prosegue Morbi –. Nonostante Comunità montana abbia già investito 250mila euro, resta ancora un problema di regimazione delle acque sull’altopiano di Piazzo: all’ultimo episodio di piogge forti c’era ancora tantissima acqua nella zona della Cupola, ad Albino. Dato che il primo intervento non è stato risolutivo, abbiamo dato l’incarico allo Studio Gea per un’ulteriore valutazione».

Via Trento ad Albino

Sempre ad Albino, resta ancora aperto il problema di via Trento, altro punto dove, anche con le ultime piogge, le strade si sono allagate: «La Comunità montana in questo caso ha già previsto il finanziamento per la regimazione, serve il progetto esecutivo per arrivare alla realizzazione dell’opera, speriamo che l’anno prossimo vengano svolti i lavori», sottolinea il sindaco di Albino, Daniele Esposito, che segnala anche altre due esigenze sul suo territorio: «In via Madonna della Neve il Comune ha già sistemato un primo tratto, ma abbiamo un progetto da 630mila euro per la messa in sicurezza di un altro tratto della strada: aspettiamo che Regione ci finanzi il progetto. Dobbiamo interfacciarci con Regione Lombardia anche per i problemi dell’Albina, che è straripato più volte per i depositi di ghiaia».

A Colzate

Mentre a Bondo di Colzate saranno aggiudicati a breve i lavori per la prima frana scesa nella primavera 2024 (i dettagli nella pagina a fianco), a Nembro un problema in via di risoluzione è quello del torrente Carso: «Stiamo lavorando per rifare il ponticello che era stato danneggiato – riferisce Morbi –. Abbiamo acceso un mutuo come Comune: abbiamo messo a budget 250mila euro».

Ad Alzano

Il Comune di Alzano è ancora al lavoro per pulizia e messa in sicurezza sia del torrente Nesa che sul Grumello. «In località Nese la Regione ha già fatto un intervento importante – spiega il sindaco, Camillo Bertocchi –, ne abbiamo sollecitati altri e un paio di mesi fa abbiamo fatto un sopralluogo». Per quanto riguarda il Grumello, «stiamo incaricando un ingegnere per fare una verifica idraulica e abbiamo chiesto un finanziamento a Comunità montana». Già risolti, invece, i problemi sulla strada di Monte di Nese: «Siamo dovuti intervenire in tre punti per 500mila euro: uno al bivio con Olera, uno a Burro e uno tra Burro e il bivio per Monte di Nese. Siamo in fase di collaudo».

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