
Cronaca / Valle Seriana
Sabato 03 Maggio 2025
Addio Lina Orfei, cugina di Moira: era nata e si era sposata a Leffe
IL LUTTO. La donna, della nota famiglia circense, è morta a Milano a 95 anni. Nacque in Valle proprio mentre il circo era nel paese seriano e poi ha girato il mondo con il circo, ritornando per il matrimonio.
Quando il 1° maggio è uscita la notizia della morte di Lina Orfei, in Val Gandino molti si sono stupiti nel sapere che la storica trapezista dell’omonimo circo, cugina di Moira ed esponente della nota famiglia di circensi spentasi giovedì all’età di 95 anni, era nata a Leffe. Una storia molto particolare, difficile da ricostruire, ma che ancora oggi, scavando nel passato, lascia più di una traccia nel paese dei «coertì».
Ed è una storia che, incredibilmente, si lega a quella della struttura del «Dopolavoro», che i leffesi ancora ricordano come punto di ritrovo e di svago alla fine delle giornate lavorative, tra cinema, bocce e osteria.
I funerali di Lina Orfei
Lina Orfei, i cui funerali si celebrano sabato 3 maggio alle 9 nella parrocchia di via Oxilia a Milano, è nata la sera 6 gennaio del 1930 a Leffe, in via San Martino. Si tratta della strada che costeggia la chiesa dedicata all’omonimo Santo e che collega la parte alta del paese a quella bassa. Nei documenti dell’epoca risulta che fosse in costruzione l’oratorio e che dietro la chiesa ci fosse uno spazio verde, dove oggi ci sono il campo da calcio e le scuole medie. Era in quei terreni che probabilmente si era stabilito il tendone del circo del padre Amedeo Orfei. Il 15 gennaio Lina venne battezzata proprio a Leffe.
In giro per il mondo ma sposa a Leffe
Lina trascorse la gioventù seguendo il circo, ma a vent’anni decise di tornare in Val Gandino, guidata dal cuore per sposarsi nel paese dove nacque. E così, il 7 ottobre del 1950, nella chiesa parrocchiale di Leffe, Lina Orfei si scambiò l’anello nuziale con il trentino Vittorio Mario Marcantoni di 28 anni. La celebrazione si svolse alle 11 e venne presieduta da don Davide Azzola, il parroco che i leffesi ricordano per esser stato l’artefice dell’incoronazione della statua della Beata Vergine Addolorata (la famosa «Madonnina»).
E non è finita qui: la «festa» di nozze si tenne nella struttura del Dopolavoro, che sorgeva proprio scendendo verso la piazza dalla zona della chiesa di San Martino e dall’oratorio, dove Lina naque. Jole Bertasa, 94 anni, ricorda ancora qualche momento di quella giornata:«Nostro padre - riporta il fratello Romano - gestiva la trattoria del “Dopolavoro” e nel 1950 Lina e il marito, dopo qualche tempo dalla celebrazione del matrimonio, erano tornati a Leffe per un revival in parrocchia, forse assistendo ad un’altra Messa. Decisero di passare un momento conviviale al Dopolavoro di Leffe, chiedendo a nostro padre un grande rinfresco e lui fece di tutto per onorare quella giornata. I due novelli sposi arrivarono con tante bomboniere e regali».
Il Dopolavoro oggi non c’è più: venne demolito per far spazio al nuovo parco, inaugurato alla fine degli anni novanta, che divenne tristemente noto come «Titanic». Un parco inaugurato di nuovo giovedì dopo interventi in più lotti, contenziosi legali con le imprese costruttrici e aumenti di costi, come «Parco San Martino».
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