
Cronaca / Valle Seriana
Domenica 31 Agosto 2025
Da Parigi a New York, premi internazionali per la scuola dell’infanzia di Alzano
ARCHITETTURA. Da Parigi a New York, riconoscimenti per l’edificio dell’«Arca di Noè». «La scuola come spazio che crea comunità».
Inaugurata ufficialmente lo scorso 6 gennaio, la scuola dell’infanzia «Arca di Noè» di Alzano Lombardo ha da poco portato a casa due importanti riconoscimenti internazionali, a Parigi e New York: il progetto firmato da «C+S Architects» ha ottenuto il Dna Paris Award, nella categoria Architecture/Educational & Sports (che sarà consegnato nella cerimonia di premiazione che si terrà a Parigi il prossimo 24 ottobre), e una menzione speciale agli Architizer A+ Award di New York, dove sono raccolti i più importanti progetti architettonici a livello globale.
«Una pizza per piccoli centri urbani»
«Questi premi internazionali confermano che le scuole non sono solo edifici per l’istruzione, ma veri e propri spazi civici capaci di creare comunità – afferma Maria Alessandra Segantini, co-founder di C+S Architects –. La scuola di Alzano è stata pensata come una piazza per piccoli centri urbani, un luogo dove bambini, insegnanti e famiglie possano riconoscersi, crescere insieme e contribuire a far crescere l’identità della comunità a cui appartengono». Dopo cinque anni di lavori, segnati anche da difficoltà e imprevisti, la scuola è attiva da gennaio. Immersa nel parco storico di Villa Paglia, è stata concepita con spazi flessibili e luminosi, pensati per la didattica ma anche per accogliere attività comunitarie. «Rappresenta un nuovo modello di architettura scolastica aperta, inclusiva e sostenibile in termini ambientali e sociali – spiegano dallo studio di progettazione –. Con questo duplice riconoscimento entra a pieno titolo tra i casi di eccellenza dell’architettura scolastica europea, rafforzando il ruolo dell’Italia come laboratorio internazionale di innovazione educativa».
La soddisfazione del sindaco Bertocchi
Soddisfatto anche il sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi: «Abbiamo sempre ambito a realizzare un progetto che fosse iconico, non solo funzionale ma anche bello – dichiara –. La bellezza è cura e istruzione: in una scuola anche l’ambiente educa». Un obiettivo chiaro sin dall’inizio: «Abbiamo avviato l’iter con un concorso internazionale e la commissione tecnica ha scelto uno studio di fama internazionale per realizzare un progetto che ci è piaciuto sin da subito: ha un richiamo alla nostra storia industriale, ma guarda a modelli educativi con una struttura moderna». E la notizia del doppio riconoscimento – conclude il sindaco – «ripaga delle grandi fatiche attraversate».
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