Sale il numero di positivi al virus
Sei casi sono di Nembro

Sale il numero dei positivi al virus che sono in cura al «Papa Giovanni». In gran parte provengono dall’ospedale di Alzano. Ricoverato anche un primario. Diversi i medici di base e gli operatori del Servizio sanitario posti in quarantena.

Sei persone positive – tutti maschi – sono residenti a Nembro, tutti passati dal Pronto soccorso dell’ospedale di Alzano, insieme a una donna di Villa di Serio, anche lei positiva al test. Uno dei pazienti, che abita a Nembro, sarebbe in condizioni molto serie.

Abita a Nembro anche uno dei quattro ricoverati in Terapia intensiva al Papa Giovanni dalla giornata di domenica, insieme a un uomo di 35 anni di Seriate, a uno di Bergamo e al pensionato di Villa di Serio deceduto lunedì 24, prima vittima del coronavirus in Bergamasca, anche lui proveniente dall’ospedale di Alzano. Positivo anche il test su uno dei tre componenti della famiglia di Soresina, nel Cremonese, giunta sempre domenica dal Trentino dove trascorreva una vacanza.

Secondo indiscrezioni, anche due dipendenti dell’ospedale «Pesenti Fenaroli» di Alzano venuti a contatto con i pazienti di Nembro e Villa di Serio poi trasportati domenica e lunedì al «Papa Giovanni», sarebbero risultati contagiati, mentre altri 18 soggetti sottoposti a tampone, sarebbero negativi. Lunedì mattina è stato ricoverato a Legnano, dove risiede, il primario del reparto di Medicina del presidio di Alzano: sarebbe in condizioni buone, con sintomi polmonari riconducibili alla nuova polmonite. Nessuna conferma sui dati dall’Ats di Bergamo e dalle Asst del territorio che – come da indicazioni di Regione Lombardia – non forniscono notizie in merito al numero delle persone risultate contagiate dal Covid-19.

In quarantena decine di bergamaschi, familiari o persone legate a vario titolo ai pazienti affetti da polmonite da coronavirus. E sono diversi i medici di base e gli operatori del Servizio sanitario posti in quarantena per essere entrati in contatto con pazienti infettati o in attesa di esito dei test di pazienti curati o trasportati. «Nelle zone della Lombardia focolaio del Covid-19 è a rischio la presenza sul territorio dei medici di famiglia – ha dichiarato ieri la Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg) –. Nelle ultime ore sette medici di base sono stati posti in quarantena nel Basso Lodigiano e altri due a Bergamo»: tra questi due, ci sarebbe anche un medico che opera a Nembro, il paese che allo stato annovera il numero più alto di casi positivi in Bergamasca.

Intanto, per far spazio ai pazienti affetti da coronavirus, al Papa Giovanni i ricoveri programmati «sono stati rimandati, ad eccezione dei pazienti oncologici o urgenti, dei trapiantati degli ultimi sei mesi e dei pazienti in lista d’attesa per un trapianto. È stato fatto uno sforzo eccezionale, liberando 68 posti in cinque ore già nella giornata di domenica e due volte al giorno la situazione viene monitorata. Infine sono stati disposti percorsi specifici e personale d’accoglienza per i pazienti che verranno trasportati da altre strutture sanitarie per casi accertati o sospetti di coronavirus».

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