Lo sport per conoscere le tradizioni rurali, in Val Seriana il progetto «Sportumanza»

Castione L’idea di 17 studenti dell’Università di Bergamo finanziato dal gruppo Fassi Gru: coniugare l’evento con la storia della transumanza. Giovedì 7 aprile la presentazione in Sant’Agostino.

Fare turismo in montagna, portare giovani e non solo a scoprire il territorio tramite lo sport. Ha il nome originale di «Sportumanza», perché vuole unire «Sport» e «Transumanza», l’evento sportivo con uno degli elementi tradizionali e caratterizzanti delle nostre Orobie, appunto lo spostamento delle mandrie. È un progetto che nasce da lontano quello che è affidato a 17 studenti dell’Università di Bergamo, docenti e tutor. Progetto in via di elaborazione a Castione della Presolana dal 3 al 6 aprile e cui risultati saranno illustrati la mattina del 7 aprile nell’Aula magna dell’Università di Bergamo, in piazza Sant’Agostino.

Cinque sport da coniugare con il territorio

L’iniziativa nasce grazie al presidente di Fassi Gru, Giovanni Fassi che - dopo la pandemia del 2020 - contattando l’allora rettore universitario Remo Morzenti Pellegrini, propose un corso o un master di management dello sport. «Il gruppo organizzava e organizza sul territorio diversi eventi sportivi - spiega la referente del progetto, la professoressa Federica Burini, preside del corso di laurea in Turismo - ma ha sempre dovuto appoggiarsi ad agenzie non del territorio. Da qui l’idea di un corso interdisciplinare che potesse formare degli studenti in questo campo». Nasce così il team composto da 17 studenti, da Federica Burini, quindi Antonio Borgogni, Stefano Tomelleri e Daniele Andreini. E il coinvolgimento di Confindustria. A fine estate 2021, alla Ripa hotel di Albino, si tiene così la prima tappa, la Summer School in cui i ragazzi iniziato a elaborare tre ipotesi progettuali.

Il progetto è nato dopo la pandemia per iniziativa del gruppo Fassi Gru. Con l’idea di proporre un corso di management dello sport

La scelta case su «Sportumanza», la valorizzazione di un’antica tradizione montana della Val Seriana con lo sport. Doveva essere sviluppata nell’inverno 2021, ma la pandemia ha convinto il team a posticipare questa fase. Che si tiene e al Grand Hotel Presolana, a Lantana: la «Spring School - SporTour. Sport management & marketing degli eventi sportivi per un turismo sostenibile», in programma da domenica scorsa a domani, promosso da Fassi Gru e Confindustria.

L’incontro con il pastoralismo e i campioni dello sport

L’impegno degli studenti ora è volto a coniugare cinque sport (mountain bike, orienteering, arrampicata, corsa e soap box rally) con il mondo della transumanza. Quindi ecco l’incontro con il mondo del pastoralismo: il pastore Renato Zucchelli di Valcanale, Michele Corti, Antonio Del Bono e Omar Zucchelli del Festival del pastoralismo. E poi i campioni dello sport: Mario Poletti (corsa), Claudio Mora (orienteering) e Michele Persico (arrampicata). Obiettivo realizzare un evento sportivo che possa anche costituire un trasferimento di sapere, culturale, una conoscenza del territorio. Il progetto è in elaborazione ma l’idea è quella - per esempio - di allestire l’evento sportivo sui sentieri nei periodi tipici della transumanza (quindi maggio e settembre). Con l’orienteering, ancora, la ricerca potrebbe essere abbinata alle strutture rurali dell’alpeggio, dai «calecc »alle baite. L’appuntamento per la restituzione del progetto è domani, dalle 9,30, nell’aula Magna dell’Università, in Sant’Agostino.

Il convegno, il 7 aprile in Sant’Agostino

Interverranno, tra gli altri, il rettore Sergio Cavalieri, l’amministratore delegato di Fassi Gru Giovanni Fassi, il direttore generale di Confindustria Bergamo Paolo Piantoni. Dalle 10 la presentazione delle idee progettuali con l’introduzione di Edoardo Della Torre, direttore della Scuola di alta formazione del’università di Bergamo. Quindi la parola passerà agli studenti che illustreranno il progetto della Sportumanza. Successivamente gli interventi dei referenti delle istituzioni sportive, delle imprese e degli enti pubblici. Infine conclusioni e prospettive con Federica Burini e Daniela Andreini, e la consegna degli attestati con Giovanni Fassi.

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