Cronaca / Valle Seriana
Martedì 11 Novembre 2025
«Medico sensibile e attento». Si è spento a 93 anni Giovanni Zattoni
IL LUTTO. Si è spento domenica 9 novembre, a 93 anni, a Bergamo, dove ha vissuto gli ultimi anni, lasciando nel dolore i figli Andrea, Alberto ed Enrico, insieme alle nuore e sei nipoti.
Alzano
La medicina, per il dottor Giovanni Zattoni, era più che una professione: è stata una vocazione che ha servito per una vita intera con passione e dedizione, sempre nel suo paese di adozione, Alzano Lombardo. Si è spento domenica 9 novembre, a 93 anni, a Bergamo, dove ha vissuto gli ultimi anni, lasciando nel dolore i figli Andrea, Alberto ed Enrico, insieme alle nuore e sei nipoti.
Il percorso
Originario di Milano, «è finito ad Alzano perché da piccolo aveva problemi di bronchite – lo ricorda il figlio Enrico –. Suo papà Walter, presidente dell’ospedale di Alzano, aveva una casa nella zona delle Viti di Nese: è andato lì per guarire». Negli anni della Seconda guerra mondiale, la casa di famiglia a Milano, vicino alla basilica di Sant’Ambrogio, viene bombardata e tutta la famiglia si trasferisce ad Alzano.
Giovanni studia al liceo Lussana di Bergamo, poi Medicina a Parma, specializzandosi in Chirurgia generale. «Si è occupato per anni di Medicina interna, poi di Chirurgia generale, all’ospedale di Alzano – ricorda ancora Enrico –. A seguire per tanti anni è stato medico di base, sempre nella sua Alzano, fino al 2022, quando, all’età di settant’anni, è andato in pensione».
Il legame con i pazienti
La dedizione ai pazienti il suo tratto caratteristico. «Un uomo di poche parole, a tratti schivo, ma molto appassionato del suo lavoro. Era un medico di una volta, con una conoscenza estesa e la capacità di diventare un confidente per le famiglie». Anche in pensione, tornava spesso a trovare i suoi ex pazienti, «ma mai per interessi economici, credo non abbia mai svolto una visita privata in vita sua». «Per molti anni ha servito con dedizione, competenza e umanità la comunità – dice il sindaco Camillo Bertocchi –. Il suo impegno costante, la disponibilità verso i pazienti e la grande sensibilità resteranno un esempio e un ricordo prezioso per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo».
I funerali ad Alzano
Accanto al lavoro, Zattoni ha coltivato la passione per lo sport. «Ha fatto l’alpinista insieme a Carlo Nembrini – spiega il figlio –. Ha fatto gare di motocicletta, era un amante della caccia e dello sci, tanto che è andato a sciare fino a 83 anni». Infine, la passione per l’Atalanta. «Era un grande tifoso. Negli ultimi due anni, essendo diventato cieco, si affidava ai miei racconti». Mercoledì 12 novembre alle 10 i funerali nella basilica di Alzano.
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