Meteo pazzo, estate e inverno insieme. E sulle Orobie scatta il pericolo valanghe

L’ALLERTA. La neve dei giorni scorsi, poi le temperature elevate che aumentano le condizioni di instabilità del manto bianco: il bollettino indica un pericolo marcato su tutti i versanti.

La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche spiccatamente variabili. Tra giovedì e venerdì le piogge sono infatti tornate a bagnare il nostro territorio in modo abbastanza uniforme, mentre nella parte alta delle valli è tornata a scendere la neve dapprima a quote medio-alte ma poi in graduale abbassamento fin verso i 1.200/1.300 metri (al rifugio Curò, che riapriva dopo la chiusura invernale, il quantitativo misurato è stato di circa 50 centimetri).

I l rialzo giornaliero delle temperature ha però aumentato le condizioni di instabilità del manto nevoso appena depositato al suolo, come si poteva verificare osservando dal fondovalle i numerosi distacchi valanghivi visibili alle quote superiori; si è trattato, ovviamente, di valanghe che gli esperti definiscono «di fondo» ossia che nella zona del distacco scorrono a contatto con il terreno trascinando con sé anche erba e terriccio.

Il fenomeno è risultato più marcato sui versanti con esposizione a sud (dove l’azione dei raggi solari è risultata più incisiva) o comunque caratterizzati da prevalenza di copertura erbacea. Per quanti decidessero però di muoversi nelle zone interessate dalle ultime nevicate l’attenzione deve tuttavia essere massima visto che nuove valanghe erano infatti visibili anche su versanti nord, come ad esempio quello del monte Pomnolo, sopra Valbondione.

Il bollettino neve e valanghe emesso dal Centro Niveometeorologico di Arpa Lombardia indica infatti un pericolo marcato - grado 3 su una scala di 5 - su tutti i versanti di Orobie, Retiche e Adamello, oltre i 2300 metri di quota, con formazione diffusa di lastroni da vento che, soprattutto sui pendii più in quota esposti da Nord-Ovest a Nord-Est, poggeranno su strati fragili o vecchie superfici dure e levigate; il loro distacco è possibile con debole sovraccarico. Delicati saranno i pendii ripidi carichi di neve ventata, le conche e i canaloni. Attività valanghiva spontanea possibile durante le ore centrali.

Sulle Prealpi Lariane e Bresciane il pericolo risulterà invece di grado 2 (moderato) con progressivo consolidamento della neve recente. Possibili valanghe spontanee di neve bagnata nel corso delle ore più calde della giornata.

Dal punto di vista meteo sulla regione è presente un flusso di correnti nord-occidentali che accompagna l’ingresso di aria più fredda e debole instabilità sui rilievi orientali, a tratti anche ad est della pianura. Fino a oggi la ventilazione si manterrà sostenuta dai quadranti settentrionali e le temperature subiranno un generale calo. Da domani lieve rialzo termico a iniziare dai valori massimi, più marcato nei giorni successivi per l’effetto di un promontorio anticiclonico in espansione da ovest che favorirà altre giornate di bel tempo. Per giovedì assenza di precipitazioni con condizioni di cieli sereni o poco nuvolosi in pianura con passaggi di velature nella seconda parte del giorno, sui rilievi brevi addensamenti pomeridiani di tipo cumuliforme.

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