Partito per l’Ucraina con un furgone di aiuti, ora ospita mamma e figlia

Val Seriana Il viaggio di Mario e dei «Giovani per Maria» per portare aiuti all’Ucraina, con due «fuori programma» fortunatamente a lieto fine.

Un lungo viaggio per portare aiuti all’Ucraina, con due «fuori programma» fortunatamente a lieto fine. Anche la Valle Seriana si è mobilitata per una gara di solidarietà con la popolazione colpita dalla guerra. Così, per esempio, per iniziativa del gruppo di volontari dell’associazione «Giovani per Maria», è stata organizzata una spedizione umanitaria che ha allestito quattro furgoni con viveri, medicinali e beni di prima necessità raccolti e caricati a Vertova, Colzate e Onore.

Prima tappa in Polonia

Il viaggio dei quattro furgoni, due dei quali guidati rispettivamente da Marco di Colzate e da Mario e Barbara di Vertova, si è svolto la settimana scorsa. Prima tappa Cracovia (Polonia) ma con destinazione finale una zona a nord di Leopoli, a circa tre chilometri dal confine polacco, dove dal racconto dei volontari è emersa «una realtà brutale, disumana, con donne e bambini in cammino per raggiungere il confine della salvezza, lunghissime file in attesa di prender posto sui pullman, treni ammassati di persone prostrate dai disagi e dal dolore, dalla tensione, dalla paura. Una umanità dolente che ha affrontato le difficoltà con dignitoso silenzio».

Fino al confine polacco, per mettere in salvo Polyna e la figlia Veronika

I materiali portati a supporto delle popolazioni locali sono stati velocemente scaricati grazie anche al prezioso aiuto di Lucia, interprete ucraina residente in Valle Seriana, e i quattro furgoni hanno intrapreso il viaggio di ritorno verso Cracovia e l’Italia. Ma proprio qualche ora prima della partenza Mario, uno dei volontari, ha ricevuto una telefonata da un’amica ucraina che gli riferiva di essere riuscita a fuggire dal proprio Paese e di trovarsi sul confine, a poche ore di viaggio. Mario a quel punto non ha avuto esitazioni e staccandosi dalla carovana è tornato sui suoi passi, fino al confine polacco, per mettere in salvo Polyna e la figlia Veronika, partite da Odessa con un viaggio durato 30 ore.

Ospiti a casa del volontario

Madre e figlia sono attualmente ospitate proprio a casa del volontario, con la speranza, un giorno, di tornare a riabbracciare i propri cari. I volontari degli altri tre furgoni, dopo un viaggio estenuante di 17 ore, sono invece stati protagonisti di un altro episodio. Hanno infatti prestato aiuto a due donne, Alyna e Maria con i suoi due figli, Mickhele di 1 anno e Zaccaria di 3, incontrati a Villach, in Austria. Partito da Leopoli con una vecchia utilitaria, il piccolo gruppo era in viaggio per raggiungere amici a Pergine in Valsugana, ma aveva perso la strada. I volontari bergamaschi hanno accompagnato le due donne e i bambini a Trento, guidando la vecchia vettura.

Il viaggio è andato a buon fine

Il viaggio della speranza è andato a buon fine grazie al Gruppo Aiuto, alle scuole e agli abitanti di Vertova e Colzate, ad alcuni amici milanesi e bergamaschi di Gabriella, altro membro dell’Associazione «Giovani con Maria» che hanno contribuito alla raccolta dei materiali di prima necessità consegnati alle popolazioni ucraine sconvolte dalla guerra.
Franco irranca

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