Piccolo, bello e abitato: il borgo di Rusio resiste

CASTIONE DELLA PRESOLANA. La contrada ha 42 abitanti, 12 sono under 30. Candidato quest’anno a entrare nella lista dei «Borghi più belli d’Italia».

Incastonato tra le montagne e immerso nel verde, il piccolo borgo montano di Rusio (Rüs in dialetto), a Castione della Presolana, è un esempio di architettura contadina ben conservata, un luogo dove trovare pace e silenzio, una piccola e caratteristica contrada dove, a dispetto delle statistiche che vedono i borghi montani spopolarsi completamente, gli abitanti resistono, anzi crescono. In fondo, come racconta uno degli storici abitanti che incontriamo vicino alla caratteristica chiesa dedicata a San Giacomo, «vivere a Rusio è bellissimo, è un borgo unico – afferma il settantenne Mario Ferrari – e qui è casa nostra».

Un borgo che il comune già bandiera Arancione ha candidato proprio quest’anno come Borgo più bello d’Italia. Negli anni Novanta i proprietari delle case hanno deciso di restaurare le abitazioni, rispettando l’architettura del luogo. Così i fabbricati rurali, ora solo un paio, sono stati riqualificati. Case in pietra, loggiati, tetti in coppi, e lungo le strette strade del borgo l’acciottolato.

Dei 42 abitanti registrati in anagrafe, cinque hanno recentemente trasferito la residenza, la più anziana è una signora del 1937, il più giovane ha invece solo due anni. Grazie anche alle ultime famiglie che qui si sono trasferite sono 12 gli under 30 di cui 8 minorenni, tra questi l’ultimo nato del 2021.

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