«Pietro, ragazzo d’oro e sempre con il sorriso». Il cordoglio di Nembro

IL RICORDO. La tristezza di amici e compagni di squadra. «Altruista, pensava sempre prima al bene degli altri». Lunedì 4 agosto alle 15 i funerali nella chiesa parrocchiale.

Nembro

Mancano le parole a Nembro. Via Carso è un continuo viavai di persone: decine e decine quelle che in tutta la giornata di sabato 2 agosto sono accorse alla casa al civico 16 per stringersi intorno alla famiglia di Pietro Adobati, il diciottenne residente in paese che lunedì 28 luglio ha perso tragicamente la vita sull’isola di Pag, in Croazia, in seguito a un incidente in quad. Si era appena diplomato al liceo scientifico Amaldi di Alzano e stava trascorrendo dei giorni di relax insieme ad alcuni compagni di classe, ma il viaggio di maturità si è trasformato in dramma.

Il lutto a Nembro

La salma ha fatto ritorno a casa sabato 2 agosto. In pochi hanno voglia di condividere un pensiero riguardo al giovane, ma basta osservare gli occhi lucidi di chi lo conosceva per capire il vuoto che Pietro ha lasciato. Domani sarà il giorno dell’ultimo saluto: i funerali del giovane classe 2006 saranno celebrati alle 15 nella chiesa plebana di Nembro.

Troppo profondo il dolore della famiglia, dei due fratelli Ivan e Lisa e dei genitori, che hanno ricevuto e continuano a ricevere l’abbraccio di un’intera comunità: dagli ex compagni di classe agli amici dell’oratorio, passando per i ragazzi che con lui condividevano il campo da calcio, la sua grande passione.

«Un ragazzo d’oro»

Alessandro d’Abronzo e Riccardo Verzeloli, due allenatori della Asd David, la squadra dell’oratorio in cui per anni ha giocato a pallone, hanno saputo della tragedia martedì mattina. «Un ragazzo d’oro in tutto e per tutto – è il loro ricordo pieno di commozione –: è sempre stato molto attivo in oratorio e quando poteva dare una mano c’era sempre. Ha sempre avuto un comportamento impeccabile e per noi era come un figlio. Indossava sempre la maglia numero 5 e coltivava una passione per l’Hellas Verona».

«Solare e altruista»

Christian e Matteo, due compagni di squadra di Nembro, a fatica trattengono le lacrime, ma riescono a lasciare un piccolo ricordo dell’amico: «Abbiamo saputo dell’incidente la sera stessa. Pietro era simpatico e disponibile, una persona solare e altruista, che pensava sempre prima al bene degli altri che al suo». Del suo impegno in oratorio come animatore del Cre rimane un segno indelebile nella mente e nel cuore di chi lo ha incontrato. «Si dava tanto da fare per l’oratorio», afferma un giovane ragazzo. «Era sempre sorridente, dove c’era lui c’era felicità. Sapeva consolarti e riusciva sempre a farti sentire a tuo agio – mormorano due ragazzine che lo hanno avuto come animatore –. Quando ho saputo della sua morte – aggiunge una delle due –, sono crollata».

Sabato 2 agosto, alle 8,30, anche l’arciprete di Nembro, don Antonio Guarnieri, ha portato consolazione alla famiglia. «È stato un breve momento di preghiera, molto commovente – dice –. La comunità è molto scossa, siamo stretti attorno alla famiglia».

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