Rondò A4, avanti tutta con i lavori

L’INFRASTRUTTURA. Cronoprogramma rispettato e i primi due tratti definitivi già aperti. Intervento completato a luglio 2024.

Dall’alto si può anche iniziare a immaginare come sarà. Certo, serve ancora un po’ di fantasia ma, progetto alla mano, i passi da gigante che sta compiendo il maxi cantiere del rondò dell’A4 si vedono tutti. Il cratere attorno al quale scorre il traffico e su cui in queste settimane si sta concentrando il maggior numero di operai al lavoro, è parte integrante dell’opera che scioglierà forse il nodo più critico della famigerata «spaghettata» inaugurata nel 1990, ovvero il sottopasso che da via Autostrada porterà il traffico direttamente sull’asse interurbano senza incrociare i veicoli in uscita dall’A4. In parallelo verrà costruita anche la nuova arteria che collegherà invece via Autostrada col piazzale del casello. Ruota un po’ tutto intorno a questo nuovo svincolo, disposto su piani sfalsati per evitare le intersezioni, il maxi progetto finanziato per circa 30 milioni di euro dal governo attraverso il Patto per la Lombardia, e dalla Regione, i cui lavori sono iniziati proprio un anno fa, a maggio del 2022, e si concluderanno nell’estate del prossimo anno.

Tempistiche rispettate

La buona notizia è che le aziende impegnate nella realizzazione dell’opera - l’Impresa Bergamelli di Nembro insieme alla Suardi di Predore - stanno lavorando in fretta; fino a oggi il cronoprogramma è rispettato in pieno e avanti di questo passo l’obiettivo di luglio 2024 non è solo un traguardo fissato sulla carta. Dopo 12 mesi di lavori, non è poco.

Certo, la fase attuale è quella più critica per la circolazione: la costruzione dell’arteria che libererà il rondò dai veicoli diretti dal centro cittadino all’asse interurbano (SS 671) in direzione di Orio al Serio/Seriate, sta causando l’interruzione del collegamento dal piazzale del casello

Fino a oggi, a 12 mesi dall’inizio del cantiere, il cronoprogramma è rispettato in pieno

a via Autostrada, complicando un po’ la vita a chi è diretto in città. Lo abbiamo raccontato nei giorni scorsi: arrivando dall’A4, le alternative sono sostanzialmente due; si può prendere la circonvallazione, arrivare fino al semaforo di Campagnola e raggiungere il centro città dalla Malpensata, oppure uscire dal rondò verso Colognola e arrivare in centro città da via San Bernardino. Da un anno a questa parte le modifiche alla circolazione sono state parecchie: via le vecchie strade, gli operai hanno dovuto costruirne di nuove e provvisorie per non deviare la circolazione in altri quartieri, rispettando un progetto sul quale ogni spostamento dei flussi è stato calcolato al centimetro. Si è lavorato di notte soprattutto per aprire e chiudere le nuove arterie e sistemare la segnaletica provvisoria, che inevitabilmente ha indotto in errore parecchi automobilisti, soprattutto nei primi giorni. È un po’ come se per realizzare il nuovo svincolo, se ne dovessero costruire e distruggere almeno 2 o 3 diversi, prima di arrivare alla conformazione finale. E anche questo non è lavoro da poco.

Si è lavorato di notte soprattutto per aprire e chiudere le nuove arterie e sistemare la segnaletica provvisoria

L’assetto attuale fino a settembre

La viabilità attuale resterà così com’è almeno fino a settembre, giusto il tempo che serve per realizzare il sottopasso verso l’asse interurbano e il nuovo sovrappasso che tornerà a unire la circonvallazione alla SS 671 in direzione di Curno/Ponte San Pietro. Ed è proprio questa l’opera che aprirà per prima in ordine di tempo, a inizio autunno. Attualmente il traffico proveniente dalla circonvallazione Paltriniano viene deviato su un’arteria provvisoria a una sola corsia che incrocia il rondò e che immette sullo svincolo per Colognola, dove sono stati spostati i new jersey prima del semaforo, proprio per consentire ai veicoli di accedere direttamente sull’asse interurbano, dov’è stato istituito un limite di velocità provvisorio a 50 chilometri all’ora.

Entro settembre, poi, sarà ripristinato anche il collegamento tra il piazzale del casello e via Autostrada, tornando a far transitare il traffico diretto in città. A quel punto, il peggio per la circolazione sarà passato

Il nuovo ponte andrà di fatto a sostituire quello precedente (tra i primi ad essere abbattuto), scavalcando come detto il sottopasso ora in fase di realizzazione. Proprio in questi giorni gli operai sono al lavoro per l’allacciamento dei sottoservizi e per la posa del cemento armato che dovrà sorreggere gli argini della sede stradale. Entro settembre, poi, sarà ripristinato anche il collegamento tra il piazzale del casello e via Autostrada, tornando a far transitare il traffico diretto in città. A quel punto, il peggio per la circolazione sarà passato.

I lavori estivi

Mancano ancora quattro mesi, certo, ma quello che abbiamo davanti è anche il periodo dell’anno tradizionalmente più favorevole per i cantieri stradali: tra meno di un mese finiranno le scuole, inizieranno le partenze per le vacanze e fino alla seconda decade di settembre la quantità di veicoli sulle strade sarà più ridotta. E anche questo aiuterà a decongestionare il traffico.

Nel frattempo sono stati aperti nelle scorse settimane i primi due tratti definitivi della gigantesca opera: lo svincolo che dal piazzale del casello porta all’asse interurbano, che ha richiesto la posa di un nuovo ponte in via Zanica per allargare la carreggiata, e quello che dalla circonvallazione conduce a via Autostrada verso il centro di Bergamo.

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