Sgomento e dolore a Gazzaniga. «Maria Luisa e Giampietro, una coppia gentile e buona»

Incidente mortale Bianzano Domenica Maria Luisa Bonomi aveva letto in chiesa. Lunedì con il marito Giampietro Beltrami la gita fatale sulle due ruote.

L’ultimo saluto alla sua parrocchia, a Gazzaniga dov’era nata e sempre vissuta, è stato la domenica mattina di Pasqua. Maria Luisa Bonomi, 53 anni, aveva letto la Prima lettura alla Messa delle 8, per poi al termine riunirsi ai suoi familiari per il pranzo del giorno di festa. Poi, la gita di Pasquetta con il marito Giampietro Beltrami, 56 anni, e con alcuni amici del paese o originari di Gazzaniga. Erano usciti con tre moto - erano sei in sella, mogli e mariti -, e da poco erano arrivati sulla strada provinciale 40 che attraversando la Valle Rossa collega la Valle Seriana alla Valle Cavallina.

Sui tornanti, a poche centinaia di metri dall’abitato di Bianzano, la tragedia che ha spezzato la vita a entrambi, lasciando sola la figlia Simona, 26 anni, i parenti e gli amici di una coppia che tanti conoscevano e stimavano in paese.

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Maria Luisa e Giampietro abitavano in vicolo Macallè 1, a poche decine di metri dalla piazza principale del paese, nella casa dove la donna era nata e aveva sempre vissuto la sua famiglia di origine.

Maria Luisa lavorava come operatrice sanitaria alla casa di riposo della Fondazione San Giuseppe in paese, dove tutti la ricordano come persona gentile, disponibile e attenta alla cura degli anziani ospiti della residenza socio-assistenziale che fa capo alla parrocchia guidata da don Luigi Zanoletti, anche lui come tutti incredulo e addolorato per la tragedia che ha colpito tutta la comunità. Se ne fa interprete il sindaco Mattia Merelli: «Siamo tristi e addolorati per questa terribile notizia, che arriva nei giorni della Pasqua. Quando abbiamo appreso l’accaduto, siamo rimasti attoniti: il giorno di Pasquetta è giorno di gioia, invece, una famiglia di Gazzaniga è stata colpita da un dramma terribile. A Simona e ai familiari di Maria Luisa e Giampietro, la vicinanza di tutta la nostra comunità».

Romana Peracchi, 53 anni, li ricorda come «persone buone, con cui era impossibile litigare». Lei ha trascorso adolescenza e gioventù proprio con Maria Luisa. «Abbiamo solo un anno di differenza - ricorda Romana - e anche una zia in comune. Abbiamo fatto tante esperienze insieme, i nostri figli si conoscono, anche loro sono cresciuti insieme».

L’amica: «Ora non riesco a togliermi dalla testa il suo ricordo, il pensiero che purtroppo l’ho persa per sempre»

«Purtroppo Maria e Giampietro si sono trovati nel momento sbagliato e nel posto sbagliato. La vedevo quasi tutti i giorni perché lei andava alla Casa San Giuseppe a piedi e io lavoro in un negozio poco vicino. L’avevo salutata proprio venerdì. Ora non riesco a togliermi dalla testa il suo ricordo, il pensiero che purtroppo l’ho persa per sempre».

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