«Viabilità indecente in Val Seriana». Gli artigiani: quella strada ci penalizza

IL TRAFFICO SULLA 671. Morotti (Confartigianato): «Siamo preoccupati per le nostre aziende». Martedì per i lavori della nuova ciclabile tre ore da Bergamo a Rovetta. Migliorati, sindaco di Castione: protestiamo.

Fortunatamente i lavori per la posa della nuova passerella lungo la ciclabile, in Valle Asinina, tra il territorio di Cene e Fiorano al Serio si sono conclusi in anticipo rispetto a quanto previsto, ma le polemiche per la situazione della viabilità in Valle Seriana tengono ancora banco. Tra le proteste anche la voce di Confartigianato Imprese Bergamo.

Lunghe code

Nella serata di martedì 21 novembre, proprio a causa dell’esecuzione dei lavori per la posa del nuovo ponte che hanno reso necessaria una modifica alla viabilità (originariamente prevista dal 21 al 23 novembre), con l’istituzione di senso unico alternato nelle vicinanze del cantiere, si sono create lunghe code che hanno paralizzato l’intera valle, strade interne comprese. Chi da Bergamo o dai paesi limitrofi ha dovuto risalire tutta la valle ha impiegato anche tre ore per fare meno di cinquanta chilometri, e così ancora una volta è scoppiata la polemica. L’esasperazione è tanta, e c’è chi sostiene si debba iniziare a fare sul serio e muoversi con azioni di protesta concrete.

Le proteste

Lo sostiene anche Angelo Migliorati, primo cittadino di Castione della Presolana. Sul suo profilo Facebook ha infatti lanciato un appello. «È assolutamente insostenibile la viabilità della Valle Seriana – si legge nel post –. La Valle Seriana è uno dei distretti economici più importanti d’Italia e per reggere ha bisogno di una viabilità adeguata. Penso sia ora di coordinarci tutti per organizzare una forte protesta verso Anas ed il ministero dei Trasporti, al fine ottenere quanto ci è dovuto: una viabilità decente».

Al coro delle proteste si è aggiunta anche Confartigianato Imprese Bergamo. A denunciare la situazione è il vice presidente, nonché rappresentante del Polo territoriale di Albino, Ivan Morotti, facendosi portavoce anche degli imprenditori del Polo di Clusone: un’area in cui hanno sede circa 6.000 imprese artigiane. «Siamo convinti della necessità e apprezziamo i diversi lavori di manutenzione – commenta –, su una viabilità che accusa tutti i segni del tempo. Dobbiamo però cercare di pianificarli con intelligenza e coerenza, partendo dalle piccole cose, pratiche e tangibili, che richiedono semplicemente due elementi: coordinamento e condivisione, che purtroppo ad oggi non si vedono. Come Confartigianato siamo preoccupati in primis per le nostre aziende, per le quali tutto questo si sta traducendo in un danno economico di dimensioni enormi. Non pianificare interventi viabilistici così impattanti significa non avere rispetto per chi produce, per chi sostiene l’economia della valle, caratterizzata da parecchie aziende che lavorano in trasferta, come Milano e Hinterland, che esportano eccellenza fuori dalla nostra provincia, e che quindi dovrebbero rappresentare un vanto per il territorio. Tutto questo viene compromesso da una viabilità indecente e da una rete stradale obsoleta, dove anche un piccolo cantiere provoca un delirio».

Tra i pendolari c’è anche Michele Schiavi, consigliere regionale. «L’altra sera ero anche io nel traffico. Per questi lavori credo sicuramente che in primis andassero rivisti i tempi di intervento, è inconcepibile bloccare un’arteria così centrale per la valle, e sicuramente anche un livello di comunicazione migliore non guasterebbe. Per il resto stiamo cercando di muoverci, e qualche piccolo risultato è arrivato, come la conferma da parte di Anas di intervenire a Casnigo, lungo la Statale, dove all’inizio del mese allagamenti avevano creato lunghe code. A piccoli passi vediamo di portare a casa risultati concreti. Chiaro è che ognuno deve fare la sua parte, e ad Anas chiediamo uno sforzo economico ma anche di gestione della rete stradale seriana».

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