«A 70 anni queste esperienze mi danno tanto»

LA TESTIMONIANZA. Valerio Grandi utilizza il portale FaXTe: «Mi consente di essere libero di scegliere con i miei tempi».

L’ultima esperienza l’ha vissuta, qualche settimana fa, all’interno del Baleno Festival, l’iniziativa promossa a inizio giugno al Parco Ermanno Olmi della Malpensata dal progetto Tantemani della Cooperativa sociale Patronato San Vincenzo. Ma Valerio Grandi, settantenne di Azzano San Paolo ed ex progettista di abitazioni ormai in pensione, non è la prima volta che si confronta con il mondo del volontariato. Negli ultimi anni è stato impegnato in diverse attività, che l’hanno visto confrontarsi con eventi più goderecci e sportivi (da De Casoncello alla FluoRun), ma anche con iniziative più intime e profonde, come Un’iris per non dimenticare, «nata – racconta lui stesso con trasporto – nel 2022 da Cristina Mostosi e dalla sua famiglia dopo il femminicidio della sorella Paola».

Il tutto grazie al portale « FaXTe - Il volontariato che ci piace », che consente di incrociare le disponibilità dei cittadini con le proposte di volontariato, anche breve ed episodico, delle tante realtà che animano il territorio. «Fare volontariato è una cosa giusta, utile e importante – puntualizza Grandi –. È un’occasione per gli altri e per se stessi». Purtroppo non sempre è possibile conciliare vita famigliare, problemi, bisogni ed esigenze, anche delle associazioni. E allora ben venga FaXTe, perché «consente di incrociare tutte queste spinte e di avere una certa flessibilità. A volte – prosegue – si ha il desiderio di impegnarsi ma è complicato portare avanti un’attività che si prolunga nel tempo e in maniera fissa. Quindi o ci si scoraggia in anticipo o si molla in corso d’opera».

In questo modo invece si è più liberi di mettersi in gioco. E la «ricchezza» si moltiplica perché è «stupendo – ne è convinto Grandi – ogni volta incontrare realtà e persone diverse, allacciare nuove relazioni, mettersi alla prova su attività e in aree differenti, talvolta anche sconosciute che però aprono dei mondi stimolanti». È stato così anche con Baleno Festival, dove Grandi si è speso per due giorni su più fronti, «dal banchetto informativo alla partecipazione a una delle tante performance messe in scena, fino alla sistemazione di tavoli e sedie». L’esperienza è stata «molto gratificante – commenta – perché mi sono trovato molto bene: avevo l’impressione di essere al centro di una comunità, che va al di là delle esigenze e delle caratteristiche di ognuno e fa sentire tutti inclusi». Fra i punti a favore dell’iniziativa, Grandi – che afferma con un sorriso di essersi sentito un po’ «il nonno del gruppo» – cita anche le diverse età dei volontari e dei partecipanti, «un aspetto interessante perché consente a tutti di ricevere e donare, perché c’è sempre da imparare».

E rispetto al futuro? «Spero – si augura – di rifare Baleno il prossimo anno e continuerò a usare FaXTe, per vivere nuove esperienze belle e positive».

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