Nel 2026 il 50esimo dell’Accademia dello sport per la solidarietà

LA STORIA. Nell’ultimo anno donati 275mila euro a sostegno delle fragilità del territorio bergamasco.

Bergamo

Nel 2026, l’Accademia dello sport per la solidarietà di Bergamo taglierà lo storico traguardo dei 50 anni. Una storia di impegno forte e determinato, con 3,2 milioni di euro donati al territorio a sostegno delle sue fragilità, 275mila solo nel 2025.

Nella tradizionale cena di Natale, di fronte a una platea di circa 200 ospiti, rappresentanti della politica locale e regionale, del mondo economico, sportivo, artistico e sanitario, amici, sponsor e gli instancabili volontari, sono state ripercorse le tappe che hanno caratterizzato l’ultimo anno e si è iniziato ad alzare il sipario sulle attività del 2026.

L’attività dell’Accademia dello sport

Nel 2025, l’Accademia dello sport per la solidarietà - fondata e diretta da Giovanni Licini - è stata protagonista del potenziamento delle cure oncologiche alla clinica San Francesco, con altre 4 linee di chemioterapia in sinergia pubblico-privato col Papa Giovanni XXIII. Ha sostenuto il progetto «Una casa in città per l’autismo» avviato all’interno della rinnovata Cascina Ponchia a Monterosso, ha aiutato la Comunità Shalom che si occupa della riabilitazione e del reinserimento sociale dei tossicodipendenti, ha contribuito all’attivazione dei progetti di autonomia abitativa dell’Aipd Bergamo, è stata vicina ad Anmic e Associazione Diabetici Bergamaschi, ha affiancato la Croce Azzurra per l’acquisto di una nuova ambulanza e ha fatto da collettore per «l’adozione» di stanze o spazi comuni a CasAlzheimer di Fondazione Carisma. E non solo, perché durante il torneo di tennis alla Cittadella dello Sport, ha consentito lo svolgimento gratuito di 2.300 screening in una settimana a fronte dei mille che erano stati preventivati.

Inoltre, il prossimo 15 dicembre, parteciperà all’iniziativa dell’Accademia della Guardia di Finanza «Un calcio al tumore», per raccogliere fondi in favore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, destinati all’acquisto di un software che, attraverso uso dell’intelligenza artificiale, sarà in grado di individuare in maniera più corretta e precisa possibile le malattie tumorali.

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