
Volontariato / Valle di Scalve
Giovedì 05 Giugno 2025
Socializzare: più attività e percorsi per gli over 65
VOLONTARIATO. In 24 Comuni dell’Ambito territoriale sociale Val Seriana Superiore e Scalve.
Fare volontariato promuove l’invecchiamento attivo e il benessere delle persone anziane. È da questa convinzione che da un anno e mezzo l’Ambito territoriale sociale Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve ha scelto di investire una parte delle risorse derivanti da fondi Pnrr e da un finanziamento ricevuto da Fondazione Cariplo per favorire percorsi di socializzazione per persone over 65, potenziando le attività di volontariato.
«Nei territori montani si sentiva il bisogno di scardinare le persone dalla solitudine e dalla sedentarietà, promuovendo attività che favorissero la manualità, il movimento, gli stili di vita sani e il benessere globale della persona - racconta Nives Medici, assistente sociale dell’Ambito -. Non solo offrire la possibilità di uscire di casa, ma anche di stare bene. Abbiamo quindi realizzato una mappatura delle esperienze attive all’interno dei 24 Comuni dell’Ambito, per capire quali fossero i luoghi aggregativi già presenti e dove andassero potenziati». Un’attenzione particolare è stata rivolta alla Valle di Scalve, comunità molto attiva: «Sono piccoli Comuni, ma a Colore era già presente un’esperienza di aggregazione una volta la settimana grazie alla presenza di un gruppo di volontarie».
In relazione con la comunità
A Colere ogni settimana si incontrano una quarantina di anziani per fare attività o anche solo per trascorrere del tempo insieme: un’esperienza che prosegue da anni, apprezzata e capace di mettersi in relazione con la comunità. Per questo, con il supporto della Cooperativa Aquilone, l’Ambito ha scelto di attivare altre tre esperienze simili nella Valle di Scalve ingaggiando volontari del territorio: ad Azzone sono coinvolte 15 persone, a Schilpario una trentina e a Vilminore 25 persone. «I centri sono gestiti da 20 volontari, anche loro over 65: un numero di volontari ingente per questi territori. Sono loro ad assicurare le aperture, ad accogliere gli anziani e a programmare le attività». Le proposte variano da incontri dedicati alla salute e alla prevenzione in collaborazione con specialisti del territorio ad attività di socializzazione: «I fondi ci hanno permesso di sostenere e accompagnare l’avvio di queste esperienze e potenziare gli spazi esistenti, ma la loro forza sta nel volontariato che li anima e che fa sì che oggi possano essere autonomi. Non abbiamo creato nulla di nuovo, abbiamo riconosciuto delle potenzialità nel territorio e abbiamo aiutato a svilupparle perché potessero far bene a tutta la comunità».
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