Il Punk Rock Raduno è fuori da ogni schema ed è bello così

IL VIDEO RACCONTO. Quaranta band da 13 paesi diversi ma anche spettatori da tutto il mondo si sono ritrovati a Bergamo per quattro giorni di festa all’insegna della musica indipendente e inclusiva.

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Il suono della musica si diffonde forte dalle casse del palco dell’Edonè. Batteria, basso, batteria... Le band si alternano sul palco di fronte a un pubblico composto da almeno tre generazioni, un pubblico in larga parte anche straniero che viene a Bergamo per il «nostro» Punk Rock Raduno per vivere quattro giorni quella che loro chiamano «lovely atmosphere» fatta di musica e birra ma non solo. Attorno alla cultura punk infatti ruota un mondo sfaccettato e sorprendente, fatto di artisti che suonano e poi si mettono al tavolo con i fan a bere, fatto di fanzine che sono vere e proprie opere d’arte, fatto di un’amore genuino per «Do it Yuorself».

«Qui si viene per sentire la musica - ci dice una ragazza -, ma non solo, per incontrare gli amici del raduno che vengono un pò da tutto il mondo e che si ritrovano qui ogni anno, siamo ormai una grande famiglia che si allarga sempre di più e d è sempre più aperta e inclusiva».

L’ingresso è gratuito, ma gli spettatori per sostenere il Festival che si autofinanzia, comprano dischi, fanzine, magliette e cappellini e portano a casa un ricordo oltre all’emozione di ritrovarsi.

Abbiamo fatto un giro all’Edonè sabato 16 luglio per cercare di raccontare che cosa sia il Punk Rock Raduno. Nel video l’intervista a Franz Barcella e a Susanna Baggio. Guarda.

Una sera al Punk Rock Raduno, il video racconto. Video di Roberto Vitali

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