A Foresto il dolore per papà Mattia
Morti sul lavoro: undici vite spezzate

Mattia Parmini, 36 anni, è morto travolto da alcuni sacchi di zucchero. Lascia la moglie e due bimbi di 5 e un anno. Il ricordo del paese.

«Era un ottimo giovane, buono, onesto, operoso e molto attivo sul territorio»: così il sindaco di Foresto Sparso ricorda Mattia Parmini, operaio di 36 anni, travolto da alcuni sacchi di zucchero del peso di una tonnellata. L’uomo, padre di due bimbi di cinque e un anno, è morto giovedì 19 settembre in serata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove era stato portato in condizioni disperate. L’ennesimo, tragico, incidente sul lavoro, l’undicesimo nella nostra provincia dall’inizio dell’anno, è avvenuto alla distilleria San Giorgio, a Paratico, in provincia di Brescia.

Ha la voce strozzata il sindaco di Foresto Sparso, Gennaro Bellini, nel ricordare Mattia, molto impegnato e conosciuto in paese. «Era segretario della sezione cacciatori – ricorda il primo cittadino –, nella prima settimana di settembre aveva organizzato nella contrada Gafforelli la festa per l’avvio della stagione venatoria. Parmini era uno dei sostenitori della Festa dell’uva e del vino conclusasi la scorsa domenica e collaboratore del locale gruppo di Protezione civile. Era apprezzato e stimato da tutti quanti lo conoscono».

Mattia Parmini lascia nel dolore i figli, la moglie Cristina Cortesi i genitori Giuseppe e Ivana, il fratello Alessio e i tanti amici che ora lo piangono.

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