Gomma e plastica sui fondali, campionamenti al largo di Tavernola - Foto

LAGO D’ISEO. Partiti i controlli in profondità a largo di Tavernola Bergamasca, per valutare la situazione delle gomme e delle plastiche abbandonate sul fondale.

Sono partiti nella mattinata di martedì 20 giugno e proseguiranno per tutta la settimana, i lavori di campionamento e raccolta dati nell’area lacuale antistante Tavernola Bergamasca, al fine di valutare quantità e impatto ambientale delle gomme e delle plastiche abbandonate da anni sul fondale. Sul posto, oltre ai tecnici di AdB, si trovano i gruppi del Centro Nazionale di Ricerca diBrugherio e Venezia, ed il nucleo sommozzatori dei Carabinieri di Genova.

Oltre 50 metri di profondità

Questi ultimi sono scesi ad una profondità di oltre 50 metri, per eseguire una mappatura completa e precisa della zona, realizzare fotografie e filmati, e raccogliere campioni di materiale da fornire agli analisti, che nei prossimi giorni valuteranno la pericolosità e l’impatto ambientale delle montagne di inquinanti. Le dimensioni della montagna di materiale, si aggirano intorno ai 45 metri di altezza su una base di circa 10 metri.

«Ci siamo messi a disposizione fin da subito, una volta evidenziato il problema – spiega Alessio Rinaldi, presidente di AdB – e collaboreremo con Regione Lombardia al fine di cercare di risolvere la situazione. In questo primo step, è necessario capire la natura inquinante delle gomme, quindi valutare la soluzione da intraprendere e il costo delle operazioni. Ringraziamo tutti quelli che si stanno adoperando per la salute del Lago d’Iseo». Regione Lombardia ha stanziato, nei mesi scorsi, 85mila euro per l’intervento iniziale.

Sul posto, oltre all’amministrazione comunale di Tavernola, nel pomeriggio di martedì, anche il dottor Dario Fossati direttore della Direzione Ambiente e Clima di Regione Lombardia.«L’intervento – ha sottolineato - è certamente di alta qualificazione. Per Regione rappresenta inoltre un importante pratica sperimentale, al fine di definire una modalità che potremo replicare in altre casistiche simili sui laghi lombardi».

Alle attuali operazioni, ne seguiranno altre ad inizio luglio. Il 4 ed il 5 infatti, gli attori coinvolti -compresa l’ARPA regionale – saranno a Tavernola per il recupero del materiale.

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