Il Cammino di Santiago in bici, con la forza di un braccio solo: l’impresa di Lochis

Villongo. Un percorso tortuoso, fatto di 900 chilometri sulla sella e 17 tappe in solitaria, per un totale di 17 giorni trascorsi a pedalare. Ma con un ostacolo in più, che metterebbe a dura prova chiunque.

Abramo Lochis ce l’ha fatta, e – dopo aver sfidato le resistenze e preoccupazioni di amici e famiglia – ha chiuso il suo personalissimo cammino di Santiago in solitaria, sulla sua bicicletta, guidata facendo presa su un solo braccio, essendo l’altro colpito da una paralisi, sin dalla nascita.

Anni 48, di Villongo, proprietario di un’attività nello stesso comune, Lochis ha affrontato e vinto la sua impresa solo qualche giorno fa: complice la passione per la bicicletta e il desiderio di intraprendere un cammino che facesse anche da viaggio interiore, il ristoratore bergamasco è partito dalla Francia, dalla città di Saint-Jean-Pied-de-Port, per arrivare a Santiago di Compostela (prima) e Muxia (poi), in Spagna.

«Questo cammino lo dedico a mio fratello Matteo, scomparso ad aprile a soli 54 anni – dice –. È lui che mi ha ispirato, lui che mi ha dato la forza per mettermi in marcia. E ora che sono rientrato, non vedo l’ora di cimentarmi di nuovo con un altro pellegrinaggio: non si tratta di viaggi qualsiasi, ma di vere e proprie immersioni dentro se stessi».

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