Infortunio mortale di Paratico
Autopsia sul corpo di Parmini

Disposta l’autopsia, grande dolore e tanti perchè senza risposta restano nel cuore degli amici e dei parenti di Mattia Parmini, il trentaseienne di Foresto Sparso, morto giovedì 19 settembre mentre lavorava alla «Distillati San Giorgio» di Paratico.

È fissata per la giornata di martedì 24 settembre l’autopsia su Mattia Parmini, il papà 36enne di Foresto Sparso, rimasto vittima giovedì scorso a Paratico nella ditta Distillati San Giorgio di un tragico incidente sul lavoro mentre movimentava alcuni sacchi di zucchero posizionati su un pallet e che, per circostanze non ancora chiarite e al vaglio degli inquirenti, sono caduti investendo il trentaseienne operaio.

Dopo i rilievi dei carabinieri di Capriolo e Iseo e i tecnici dell’Ats, intervenuti immediatamente sul posto per relazionare cause ed eventuali responsabilità relative all’incidente, il magistrato di Brescia ha deciso di far eseguire l’autopsia. Solo al termine dell’esame i famigliari e gli amici potranno dare l’ultimo saluto a Mattia prima del suo trasporto a Foresto Sparso. L’autorizzazione potrebbe già essere data in serata o mercoledì.

L’operaio ha riportato traumi fatali dopo essere stato travolto da alcuni pesanti sacchi di zucchero. I carabinieri di Capriolo e Iseo e i tecnici dell’Ats sono al lavoro per definire cause ed eventuali responsabilità. Tra le ipotesi al vaglio nella ricostruzione della dinamica c’è quella di una tragica fatalità. Sembra infatti che Parmini stesse movimentando, con l’ausilio di un muletto, alcuni grossi sacchi di zucchero posizionati su un pallet. Uno dei sacchi potrebbe essersi rotto e, mentre l’operaio cercava di bloccare la fuoriuscita del materiale, i sacchi si sono sbilanciati finendogli addosso. Nessuno però avrebbe assistito direttamente all’incidente. I colleghi della distilleria insospettiti per la sua assenza e lo hanno individuato in condizioni disperate sotto il cumulo di sacchi di zucchero. Immediatamente il 36enne è stato soccorso e trasportato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove purtroppo è deceduto.

Mattia Parmini era conosciuto e stimato sul territorio. Era infatti segretario della sezione cacciatori per la quale organizzava eventi, un sostenitore della Festa dell’uva e del vino ed un elemento trainante del locale gruppo di protezione civile. Abitava in via Angelli insieme alla compagna Cristina e ai due figli di cinque e un anno.

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