Sergio Polloni, il ricordo degli amici
Oggi pomeriggio i funerali del loverese

Dopo la veglia di lunedì sera nell’abitazione in Torricella, oggi alle 15,30 nella basilica di Santa Maria in Valvendra saranno celebrati i funerali di Sergio Polloni.

L’istruttore di alpinismo del Cai di Lovere morto domenica in Presolana dopo una caduta di oltre 20 metri non si dimenticava mai di chi era con lui: che fossero la figlia Erica o la moglie Luisa, gli amici di sempre, gli allievi che gli venivano affidati. Per Sergio raggiungere una cima o scalare una parete non erano attività con cui misurare i propri limiti, ma momenti in cui vivere le emozioni di un sorriso, di una parola, di un paesaggio. Questo è il ricordo più intenso degli amici, parenti e conoscenti del bergamasco, che non si capacitano dell’incidente.

Polloni, durante l’escursione di domenica, si era aggrappato con le braccia a uno spuntone di roccia, grande quanto «un frigorifero» raccontano i suoi amici, all’apparenza ben saldo e ancorato alla parete. Ma di colpo lo spuntone ha ceduto, si è staccato dalla montagna e Polloni è scivolato all’indietro, di schiena, cadendo e rimbalzando contro la roccia. Portato a valle con l’eliambulanza, ha lottato fino all’ultimo per restare aggrappato alla vita, ma dopo qualche minuto il suo cuore ha cessato di battere.

Sergio Polloni lavorava come guardia giurata a Bergamo e cercava di recuperare il tempo perso nel recarsi in città con l’auto praticando il maggior numero possibile di sport all’aria aperta. Tanti i messaggi di vicinanza e di affetto che sono arrivati nelle ultime ore alla sua famiglia. Soprattutto dal mondo della montagna: gli amici del Cai avevano già deciso che sarebbe stato lui il direttore del corso di alpinismo del prossimo anno, un compito per il quale non si sentiva pronto solo a causa della sua discrezione e della sua umiltà. Martedì pomeriggio 4 giugno i funerali alle 15,30 nella basilica di Santa Maria in Valvendra.

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