Attività antibracconaggio in Valle Imagna
Sequestrati volatili e strumenti di caccia

Teneva specie protette in garage, oltre a diversi strumenti per la caccia illegali. Identificato un bracconiere di 67 anni a Costa Valle Imagna.

Con l’inizio della stagione venatoria i Carabinieri forestali hanno intensificato le attività di contrasto al fenomeno del bracconaggio su tutta la provincia bergamasca, al fine di garantire la tutela e la protezione del patrimonio faunistico quale bene ambientale di interesse internazionale, nazionale e regionale. In particolare, i Carabinieri della Forestale di Almenno San Salvatore, nel corso di un servizio antibracconaggio a Costa Valle Imagna condotto la settimana scorsa, hanno sorpreso un bracconiere, di 67 anni, accusato di furto venatorio e di pratiche di caccia illegali.

L’uomo è stato individuato da una segnalazione telefonica anonima: i militari con appostamenti mirati hanno scoperto la sua attività sospetta mentre trasportava gabbie per uccelli in un garage di una abitazione. Proprio da quel garage provenivano canti di uccelli. Perquisita l’area, le forze dell’ordine hanno rinvenuto 30 esemplari di crociera (Loxia curvirostra), specie rigorosamente protetta dalla Convenzione di Berna e numerosi strumenti di caccia non consentiti: 11 bacchette cosparse di vischio per l’attività di cattura, 4 pali di metallo impiegati quali supporto alle bacchette, 24 anellini in plastica rimovibili per l’inanellamento e relativa attrezzatura per la loro applicazione.

L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Bergamo. La principale ipotesi di reato a suo carico, oltre alle sanzioni previste dalla legge nazionale sul prelievo venatorio, è il furto venatorio a cui il codice penale attribuisce al massimo la reclusione dai sei mesi ai tre anni.

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