Dopo i tre «Sfinge» di Spirano
un altro bruco maxi in Bergamasca

Dopo i bruchi di Spirano, ecco la segnalazione di una nostra lettrice - Rosanna Locatelli - che lo scorso luglio nella frazione Albenza di Almenno San Bartolomeo ha avvistato un altro esemplare raro di bruco, decisamente oversize come si può notare dalla foto.

La mail arriva dopo la sorpresa pubblicata dei tre bruchi sfinge, trovati in un orto a Spirano. Si tratta di tre rari esemplari di Acherontia atropos, detta anche Sfinge testa di morto. Le tre falene sono state scoperte, ancora allo stadio di bruco, mercoledì 9 ottobre, da Luigi Murnigotti, 82enne in pensione di Spirano. «Stavo potando le melanzane nell’orto – racconta – e mi sono accorto di questi bruchi, di una specie che non avevo mai visto prima». I tre esemplari sono lunghi ben 12 centimetri ciascuno e hanno un colore giallo acceso. «Ho capito subito – continua – che si trattava di esemplari strani e allora sono andato a mostrarli ad alcuni amici e anche ad alcune persone più anziane di me, tutti hanno sostenuto di non aver mai visto nulla di simile prima».

Murnigotti ha così deciso di portare gli esemplari nelle scuole elementari di Spirano: «Visto che spesso porto le scolaresche nel mio orto e visto che ho l’autorizzazione del direttore didattico per andare a scuola a mostrare i miei insetti, ho deciso di portare questi strani esemplari ai bambini. Una delle maestre ha mandato la foto a Leonardo Dapporto, professore dell’Università di Firenze e referente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano Santuario delle Farfalle, il quale ha spiegato che si trattava di rari esemplari di Sfinge testa di morto, così chiamati per il tipico disegno a forma di teschi che l’adulto porta sul torace. Ora - conclude - li ho riportati nell’orto e vedremo cosa succederà».

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