«Troppi morti sul lavoro»
Il vescovo: preghiamo per loro

Monsignor Francesco Beschi nella Messa celebrata a San Pellegrino.

«La missione della Chiesa non è solo quella di una responsabilità difensiva dell’uomo, dei suoi diritti, del lavoro, ma una responsabilità costruttiva perché in qualsiasi condizione si possa umanizzare il lavoro». Lo ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi nell’omelia della Messa del lavoro celebrata nel pomeriggio del primo maggio davanti a centinaia di persone nella storica centrale idroelettrica di San Pellegrino, con don Cristiano Re, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale, sociale e del lavoro, monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per la pastorale e i laici, e i sacerdoti di San Pellegrino, il parroco don Gianluca Brescianini e don Franco Gherardi.

Davanti a molti sindaci della Valle Brembana il vescovo ha posto l’accento sulle condizioni del lavoro e dei lavoratori. «Preghiamo per coloro che in incidenti sul lavoro sono rimasti invalidi, per i morti sul lavoro. Un numero impressionante che non può non interrogarci sulle condizioni in cui oggi si lavora», ha detto monsignor Beschi.

Prima della Messa c’è stato il saluto di benvenuto di Maya Bellarmino di Enel Green Power e del sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi che ha sottolineato la necessità di «valorizzare l’acqua, risorsa preziosa in una valle fragile come la nostra, soggetta allo spopolamento».

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