Lo sci non si ferma: sarà una stagione di nuovi investimenti. Con ostacoli e incognite

L’inchiesta Terre Alte Un scenario in chiaro scuro quello dello sci sulle Orobie. Accanto a isole felici ci sono comprensori che faticano a stare in piedi. Eppure l’attrazione per le piste di casa nostra non si ferma e ci sono in programma importanti investimenti.

Prosegue l’inchiesta sulla sfida del cambiamento sulle Orobie. Questa volta la puntata è dedicata allo sci, una vera e propria industria che negli anni d’oro ha trainato l’economia di montagna facendo letteralmente decollare località come Foppolo o il Pora, con l’arrivo di vip come Adriano Celentano e Mike Bongiorno.

Oggi lo scenario è decisamente cambiato. In un paio di casi le crisi dei comprensori hanno anche incrociato le aule di giustizia. E in qualche caso le seggiovie non hanno più riaperto.

Ma un fatto è chiaro: lo sci non è affatto morto e a testimoniarlo ci sono i numerosi investimenti sui quali stanno scommettendo un folto gruppo di imprenditori, amministratori e manager. Abbiamo cercato di fare il punto della situazione nelle due pagine che saranno pubblicate lunedì 8 agosto. Per chi vive e fa impresa nei nostri comprensori, è chiaro il concetto che il grosso del fatturato deriva ancora dalla stagione invernale. Per cui va bene destagionalizzare e tenere aperto tutto l’anno, ma il timone è rivolto ancora saldamente alla stagione bianca.

Per approfondire il tema sulla sostenibilità dello sci anche nell’era del cambiamento climatico abbiamo confrontato i pareri di un imprenditore, Alessandro Testa, titolare della società che gestische il comprensorio degli Spiazzi di Gromo e di un docente universitario e parlamentare (dei Verdi) svizzero, Cristophe Clivaz. Da punti di vista opposti, i due intervistati hanno detto la loro sul futuro dello sci sulle alpi.

L’inchiesta «Terre Alte» sulle Orobie è anche social: sulle pagine Facebook e Instagram de «L’Eco di Bergamo» ogni settimana lanciamo due contest: uno per inviarci le vostre foto più belle di quest’estate sulle nostre montagne e l’altra per chiedervi quali sono le vostre idee per migliorare la ricettività nelle valli. Nell’ultima settimana abbiamo provato a chiedere quale è la stagione in cui preferire vivere la montagna: la maggiorparte dei bergamaschi ama fare escursioni estive nei rifugi (44%) seguita da chi invece preferisce sciare d’inverno (26%).

Ci sono poi gli appassionati della raccolta castagne in autunno (17%) e degli sport in quota in primavera (13%). Tra i suggerimenti per vivere la montagna tutto l’anno, i lettori dei social de «L’Eco di Bergamo» suggeriscono di rendere i sentieri accessibili per tutti e di lasciare l’acqua libera ai rifugi. Continua a seguirci e a partecipare cliccando su www.ecodibergamo.it e sulle pagine social de L’Eco di Bergamo

Su L'Eco di Bergamo di lunedì 8 agosto due pagine dedicate all’argomento

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