Neve e sassi in strada, resta ancora chiuso il passo San Marco - Foto

Valico imbiancato, l’Anas sta pulendo da Sondrio. Lobati: l’auspicio è di rendere subito raggiungibili i rifugi, entro fine mese il collegamento.

È stato un inverno con i fiocchi, tanti. E ancora ieri, ai quasi 2.000 metri del passo San Marco, la neve accumulata sulla strada era tanta. Valico quindi ancora chiuso, anche se l’Anas, che da inizio maggio ha preso in gestione tutta la strada, sia il versante brembano sia quello valtellinese, sta lavorando per aprire. Non c’è ancora una data ufficiale, ma l’auspicio - stando al recente incontro tra Comunità montana Val Brembana e Anas - è di riuscire ad aprire entro fine mese. Per anni le Province di Bergamo e Sondrio hanno discusso per riuscire a trovare un accordo sull’apertura del valico: il versante brembano ha sempre aperto prima di quello valtellinese (esposto a nord), finché si era arrivati all’obiettivo di dare il via in genere a metà maggio e richiudere a fine ottobre, naturalmente condizioni meteo permettendo. Un accordo più o meno rispettato.

Ora la gestione è passata ad Anas e resta da capire quali saranno i tempi di apertura e chiusura che vorrà applicare l’azienda statale a ogni stagione. «Settimana scorsa – spiega il presidente della Comunità montana Jonathan Lobati – abbiamo avuto un incontro in videoconferenza. Ci era stato detto che la strada sarebbe stata riaperta il prima possibile fino ai rifugi (già aperti al pubblico), ed entro il 25 maggio il valico verso Sondrio. Altre informazioni non abbiamo. Sappiamo che comunque si sta ripulendo la strada da Sondrio, perché sarà un’unica impresa che interverrà su entrambi i versanti. Naturalmente nessuno vuole che si apra se non c’è la sicurezza. Neve e materiale sono ancora in strada ma con i mezzi oggi a disposizione si può aprire. Se ci sono le condizioni, quindi, non si tenga chiuso». A ieri, infatti, il cartello di divieto era ancora posizionato subito dopo il rifugio Madonna delle Nevi, anche se di fatto la strada fino alla cantoniera e al rifugio San Marco 2000 era libera, grazie anche all’opera di pulizia di alcuni giorni fa dei vigili del fuoco.

Ciclisti e motociclisti raggiungono infatti la zona appena a valle del valico. Poi la sbarra appena oltre il «San Marco 2000» impedisce il transito ai mezzi motorizzati. Da qui la strada, in più punti, è ancora coperta da sassi e soprattutto colate di neve. Relativamente tanta, per essere già nella seconda metà di maggio, quella accumulata al valico, in particolare sul versante di Sondrio.

Difficile sapere da Anas una previsione di data di apertura, il responsabile di area rimanda alla direzione generale per avere informazioni.

«Anche noi non abbiamo informazioni precise - dice il sindaco di Mezzoldo Stefania Siviero -. Non possiamo che sollecitare l’apertura».

«Hanno preso in gestione la strada da pochi giorni - continua Lobati - quindi va lasciato loro tempo. La speranza è che si apra quanto prima, trattandosi, come più volte sottolineato, di una strada dal grande valore turistico per la Valle Brembana e per Bergamo».

Anche ieri, nonostante lo stop, diversi i motociclisti che hanno raggiunto la zona dei rifugi, mentre qualche ciclista è riuscito a raggiungere anche il valico, sperando con la bici i tratti invasi ancora dalla neve

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