Intercettavano e-mail di pagamenti privati
Inviavano il loro Iban e incassavano: presi

Colpiti ignari cittadini e aziende di tutta Italia: in poche settimane avevano incassato 25 mila euro. Arrestati due rumeni.

Riuscivano a intercettare con un software le e-mail di ignari cittadini che dovevano saldare fatture ad aziende, inviavano il loro Iban e incassavano le quote sul loro conto al posto dei reali destinatari. In meno di tre settimane erano riusciti a incassare già 25 mila euro: due rumeni, di 30 e 27 anni, sono stati però arrestati dai Carabinieri di Grumello e dovranno rispondere ora dell’accusa di riciclaggio.

Poche settimane fa i due malviventi, non noti alle Forze dell’ordine, avevano aperto il conto in una filiale bergamasca, la Bpm di via Ghislandi a Bergamo, naturalmente con documenti falsi. Il direttore della filiale, nei giorni successivi, aveva notato però movimenti strani, accrediti di persone ignare che credevano di pagare prestazioni a tutt’altra ditta o persone. I due rumeni poi ritiravano i soldi dai bancomat di diverse filiali della Bergamasca.

Il direttore di filiale ha interessato dunque i Carabinieri di Grumello del Monte che hanno iniziato ad analizzare le telecamere delle banche e hanno individuato un’auto con targa inglese e sono risaliti all’identità dei due giovani senza fissa dimora nel nostro Paese. I due sono stati fermati dalla polizia locale di Palazzolo sull’Oglio nel tardo pomeriggio di giovedì 22 novembre, per normali controlli. Ora sono in carcere a Bergamo, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Gli inquirenti ritengono che i due rumeni siano in realtà parte di un disegno criminale più ampio e le indagini sono ancora in corso.

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