Una serata dedicata a salvare i Bufo Bufo. Ricordando il prof

Endine Gaiano Un gruppo di studenti del Natta con due genitori hanno partecipato all’operazione salva-rospi.

Hanno voluto rendere omaggio al loro professore facendo quello che per 30 anni ha fatto lui con proverbiali cura e riserbo: salvaguardare la popolazione di Bufo Bufo sul Lago d’Endine. Mercoledì sera 13 aprile Tommaso Rota, Alessandro Brega, Francesco Valenari e Andrea Rossi, studenti della 4ª C al liceo scientifico del «Natta» di Bergamo, si sono trovati nel parcheggio della chiesa di San Michele Arcangelo a San Felice, una frazione di Endine Gaiano. I ragazzi, tra i 17 e i 18 anni, sono arrivati insieme a due delle loro madri, Monica Gualandris ed Ernestina Gusmini, forti dell’incoraggiamento del dirigente scolastico Maria Amodeo.

Col pensiero però erano molti di più, perché la piccola squadra rappresentava anche i compagni di classe e i loro familiari, che nell’insegnante e naturalista Giovanni Giovine, scomparso 57enne l’ottobre scorso al termine di una dura malattia, avevano trovato un mentore e un modello di umanità.

In suo onore, nei mesi scorsi, studenti e genitori della 4ª C avevano dato il là a una raccolta di fondi grazie alla quale ora gli organizzatori dei salvataggi di anfibi dispongono di una nuova efficace barriera.

La nuova barriera

Lungo circa 30 metri, lo schermo, realizzato da una ditta della provincia secondo indicazioni fornite dallo stesso Giovine, dall’anno prossimo si affiancherà a quelli che usualmente vengono collocati ai bordi della strada (la Sp 76) per proteggere gli animali. In particolare eviterà che le ruote delle auto schiaccino rospi, rane, salamandre e tritoni mentre questi migrano dai boschi all’acqua e ritorno, spinti come sono dalla stagione degli amori.

La dedica a Giovine

Su un fianco della barriera, un telo molto resistente che potrà essere usato per 15-20 anni, i ragazzi hanno lasciato a fine serata alcuni messaggi in pennarello nero indelebile: «Al professor Giovine, che con tanta passione ci ha trasmesso il suo infinito amore per la natura – La sua 4ª C», «Grazie per aver creduto in me», «Grazie per avermi insegnato a non mollare mai».

Prima, insieme a Luca Valetti della Comunità montana dei laghi bergamaschi e a tre guardie ecologiche volontarie (gev) della Val Seriana, il gruppo ha battuto tutto il «Settore 1» lungo la sp 76, un tratto di circa 600 metri. La spedizione ha permesso di raccogliere 43 esemplari di Bufo Bufo in risalita dal lago, 28 maschi e 15 femmine. Dopo averli esaminati, i ragazzi hanno deposto i rospi sull’erba dall’altro lato della provinciale.

Qui Valetti e le Gev li hanno censiti seguendo un metodo ormai affinato, lo stesso che tante volte il professor Giovine, da erpetologo esperto, ha illustrato ai volontari in vista della campagna di salvataggio, di cui era una delle colonne portanti.

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