Coronavirus, un’altra giornata nera
Bergamo piange altri 195 morti

La curva torna a salire, i malati accertati superano quota ottomila. Unico dato incoraggiante: diminuiscono gli accessi al Pronto soccorso.

La Bergamasca sta pagando un tributo sempre più alto al Covid-19 tra nuovi contagi e vite spezzate. Altri 602 casi positivi e 195 morti accertati in un giorno. Il totale è ora aggiornato a 8.060 contagi e 1.617 decessi. Una crescita assai sostenuta che stride con i dati regionali, sostanzialmente in linea con quelli dei giorni precedenti. Non solo è stato superato il muro degli 8 mila contagi, ma sono aumentati anche i decessi, più che raddoppiati in 24 ore (da 91 a 195). In crescita anche la curva dei positivi in città: 994 casi accertati (+62 in un giorno). Una lotta continua e ancora lunga contro un nemico invisibile.

In Lombardia 5.402 decessi

«Da 36 giorni lavoriamo senza sosta per sconfiggere il virus, insieme ai medici e agli infermieri – ha rimarcato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nel collegamento quotidiano da Palazzo Lombardia –. Abbiamo tra i 400 e i 600 ricoverati Covid tra Bergamo e Brescia. Apriamo posti di terapia intensiva e riconvertiamo ospedali per offrire a tutti i pazienti la possibilità di respirare».

I casi positivi in Lombardia sono 37.298 (il giorno prima 34.889, +2.409) e i deceduti 5.402 (4.861, +541). Il dato nazionale è invece di 86.498 casi positivi (+5.959 in un giorno) e 9.134 morti (+969). I dimessi e in isolamento domiciliare in Lombardia sono 19.467 (18.111 il giorno prima, +1.356); i pazienti in terapia intensiva 1.292 (1.263, +29); i ricoverati non in terapia intensiva 11.137 (10.681, +456); i tamponi effettuati 95.860.

Pronto soccorso, meno accessi

Il numero dei morti, dicono gli esperti di statistica, sarà probabilmente, in ordine di tempo, tra le ultime voci a calare. «Il dato dei deceduti è purtroppo alto - hanno ammesso Giulio Gallera e il suo collega assessore al Bilancio, Davide Caparini – ma si tratta dell’ultimo dato in ordine cronologico da osservare se si vuole capire l’andamento dell’epidemia, perché si tratta delle persone entrate in ospedale tempo fa».

Di contro, «c’è però un elemento confortante - ha aggiunto Gallera - ed è che continua a ridursi la pressione sui pronto soccorso. Al Policlinico San Matteo di Pavia abbiamo registrato una riduzione degli accessi del 30% e, a Lodi, il numero di pazienti per problemi non connessi al Covid è più alto dei pazienti coronavirus. Negli ospedali si comincia lentamente ad allentare la pressione». Quanto al tema dell’assistenza sul territorio, Gallera ha sottolineato: «Stiamo rafforzando l’attività di assistenza domiciliare, recependo le richieste di maggiore tutela dei medici di base, affiancando loro dei pool di assistenza. Su richiesta dei medici di medicina generale, unità speciali di continuità assistenziale (Usca) formate da due o tre medici andranno a visitare i pazienti sintomatici, li sorveglieranno e disporranno, se necessario, degenze di sorveglianza quando i pazienti non possono essere sorvegliati al proprio domicilio». Entrando più nello specifico: «Si rafforzano da domani (oggi, ndr) a Bergamo e da lunedì a Brescia i progetti strategici delle Ats per l’assistenza e la sorveglianza sul territorio dei pazienti Covid. Saranno incrementate le unità speciali di continuità assistenziale (Usca) nelle zone più colpite dall’emergenza: Alzano, Nembro, Albino, Orzinuovi e Montichiari. Verrà ampliato il numero di posti letto in strutture ricettive per l’isolamento dei pazienti».

«Più visite domiciliari»

Queste le linee di azione sul territorio bergamasco: «Sarà introdotta una nuova Usca, che si aggiunge alle cinque esistenti, tre delle quali saranno assegnate ai territori di Alzano, Nembro e Albino – hanno rimarcato l’assessore Gallera e il governatore Attilio Fontana - Si amplia l’orario delle visite, dalle 8 alle 20, consentendo di effettuare 90 visite domiciliari al giorno. Saranno inoltre messi a disposizione nuovi posti letto per l’isolamento dei pazienti: altri 28 che si aggiungono ai 92 attualmente occupati al Winter Garden Hotel di Grassobbio, 120 al Cristallo Palace di Bergamo e 100 all’Hotel La Muratella di Cologno al Serio». I medici di base dovranno segnalare alle Usca i riferimenti dei loro assistiti che necessitano di uno specifico intervento al domicilio, persone con sintomatologia anche lieve riferibile a Covid-19. Il pool di medici Usca, dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale, svolgono i rilievi necessari come la misurazione della temperatura e dell’ossigenazione, mentre le persone con sintomatologia più grave vengono invece indirizzate nelle strutture ospedaliere.

Il presidente della Regione, Attilio Fontana, in precedenza aveva posto l’accento sulle misure restrittive di questo periodo: «Capisco il sacrificio dei lombardi in questo momento, uno sforzo che non sarà vano. I dati degli spostamenti rilevati dalle celle telefoniche indicano che siamo al 35% degli spostamenti e siamo scesi di 7 punti in una settimana». Poi il governatore ha annunciato che con una delibera di giunta è stata affidata alla Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano la gestione della nuova struttura ospedaliera temporanea per le terapie intensive che sarà realizzata alla Fiera di Milano. «In pratica - ha spiegato Fontana - diventerà un reparto del Policlinico che gestirà personale, degenze, beni e servizi».

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