Giornata storica nella lotta al Covid
Le prime dosi a Bergamo e Alzano

Le prime dosi di vaccino anti-Covid sono arrivate poco prima di mezzogiorno di domenica 27 dicembre agli ospedali di Bergamo e Alzano direttamente dal «Niguarda» di Milano. Le foto e i video.

È partita dal piazzale dell’ospedale Niguarda di Milano intorno alle 11 di domenica 27 dicembre la prima automedica con le dosi di vaccino per Bergamo e Alzano, insieme a Codogno luoghi simbolo della pandemia. Dopo una breve cerimonia, le automediche da Niguarda sono partite verso i 13 hub della regione in cui vengono somministrate queste prime dosi di vaccino, dagli Spedali civili di Brescia, all’ospedale di Circolo di Varese, dal San Matteo di Pavia, all’ospedale di Alzano, al Giovanni XXIII di Bergamo.

Poco prima di mezzogiorno le dosi di vaccino sono arrivate agli ospedali «Papa Giovanni» di Bergamo e Alzano, luoghi simbolo della pandemia.

La dottoressa Delia Bonzi, direttore Servizio Farmacia Asst Bg Est, ha accolto il vaccino all’ospedale di Alzano e spiega in un video come si conserva e somministra il vaccino anti-Covid. Il primo a riceverlo nel pomeriggio di domenica 27 dicembre, intorno alle 15, sarà Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Ecco l’elenco di tutti gli operatori sanitari che riceveranno le prime 100 dosi a Bergamo e Alzano.

Ecco le interviste al sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi, e al rettore dell’Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini.

Delle 1.620 dosi destinate agli ospedali lombardi, 10 flaconi equivalenti a 50 dosi del vaccino anti Covid sono arrivate al Papa Giovanni questa mattina prima delle 12, trasportate da convogli Areu scortate dalla Polizia e consegnate ad Oliviero Valoti, responsabile AAT Bergamo, che le ha portate al Centro prelievi dell’Ospedale di Bergamo dove, in un box dedicato, sono in corso di allestimento le siringhe per la somministrazione. Insieme ai flaconi (ogni flacone produce 5 dosi) sono state consegnate 50 siringhe da 1 ml, 10 siringhe da 3 ml, un centinaio di aghi e 15 fiale da 2 ml di soluzione fisiologica.

Ad eseguire le iniezioni - sempre nei locali del Punto prelievi dell’Ospedale bergamasco, dove in queste settimane sono state eseguite anche le vaccinazioni antinfluenzali agli operatori - sarà l’équipe della Medicina del Lavoro del Papa Giovanni XXIII, guidata da Daniela Borleri. A coordinare le operazioni Daniela Valsecchi, responsabile della Farmacia, Simonetta Cesa, direttore delle professioni Sanitarie e Sociali, Giulia Bombardieri per la direzione Medica e Cristina Caldara, responsabile dei processi socioassistenziali territoriali individuata come referente della campagna. Quattro infermieri, 3 medici e 3 farmacisti a partire dalle 15 gestiranno due box dove due persone verranno vaccinate contemporaneamente mentre al desk si procederà al consenso informato.

«Una giornata simbolica - sottolinea il direttore generale Maria Beatrice Stasi - dove a scendere in campo sono i nostri operatori più rappresentativi, per il loro ruolo e per il contributo dato alla gestione dell’emergenza insieme a figure simbolo del mondo della sanità bergamasca».

Ad accogliere i vaccinandi alle 15: il direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII, l’assessore di Regione Lombardia Claudia Terzi e il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

«Vivo questo 27 dicembre, primo giorno di vaccinazioni, come una festa della vita, specialmente per Bergamo, la nostra città» ha dichiarato sui social il primo cittadino di Bergamo. «Se c’è una cosa che l’esperienza del Covid ci ha insegnato è che nessuno può porsi in salvo da solo. Dobbiamo pretendere che l’organizzazione della campagna vaccinale sia efficace, senza ritardi e inefficienze. Ma oggi è un giorno di festa, che ci dà speranza e che chiama ognuno di noi all’esercizio della responsabilità».

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