«Cristian, perla rara nelle nostre vite»
Casnigo, addio al 34enne morto di Covid

I volontari dell’oratorio riuniti intorno ai famigliari per l’ultimo saluto a Cristian Persico. Il suono dei baghèt e le preghiere. Foto e video.

«Conta ciò che si mette nel contenitore della vita, non gli anni che si è vissuto. Cristian lo ha riempito con perle rare, con umiltà di ragazzo buono e generoso. Persone come lui servono a costruire la comunità dell’amore. Ha lottato come un guerriero, ora però dobbiamo lasciarlo andare. Fai buon viaggio, ti sia già concesso di sentire l’abbraccio del Padre»: così don Mario Carminati, parroco di Seriate, ha voluto ricordare il nipote Cristian Persico, il 34enne scomparso nella giornata di mercoledì 19 agosto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dopo lunghi mesi di lotta al Covid-19.

Più di 300 le persone che si sono riunite per ricordarlo nella mattinata di sabato 22 agosto nel cimitero di Casnigo, dove è stato celebrato il funerale. Tra di loro, in maglia verde brillante, i volontari dell’oratorio, stretti vicino ai famigliari, alla moglie Sara Vavassori. Cristian era stato ricoverato all’ospedale di Bergamo il 20 marzo scorso. Prima il coronavirus e poi una serie di complicazioni sono stati fatali per il giovane, che era molto conosciuto in paese. Volontario in oratorio, suonatore di baghèt, appassionato di fotografia, tutti lo apprezzavano per il suo impegno e la sua disponibilità. Dopo la Comunione il suono dei baghèt che tanto amava ha accompagnato la preghiera e il ricordo. Il coro dell’oratorio ha poi intonato «Il mio pensiero» di Ligabue.

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