Elezioni, il geometra Orrù
si candida per Vilminore

Guiderà la lista «Comune Idea per Vilminore - 2016». Per ora è l’unico candidato in lizza per le prossime amministrative. Gli obiettivi: ottimizzare quello che c’è già e trovare idee da realizzare che siano vicine al costo zero

Il prossimo sindaco di Vilminore di Scalve potrebbe essere lui. Pietro Orrù, per il momento, sembra essere l’unico in corsa per la poltrona di sindaco dell’unico dei quattro Comuni scalvini che quest’anno andrà al voto. Trent’anni il prossimo maggio, geometra (ma contemporaneamente laureato nei corsi di laurea triennale in «Pianificazione territoriale e urbanistica» e in «Ingegneria edile» anche se non ancora abilitato dall’esame di Stato), sposato, Orrù si era già presentato alla guida della lista «Vilminore Giovane» in occasione delle ultime amministrative.

«Questi cinque anni – spiega – sono stati importanti per capire come funziona davvero l’amministrazione di un Comune. Ora ho sicuramente più esperienza e più competenze rispetto a quante ne avevo alle ultime elezioni: ho voglia di mettermi davvero in gioco, in prima persona». Per ora di certo e ufficiale ci sono solo il nome del candidato sindaco e della lista: «Comune Idea per Vilminore - 2016» con il relativo simbolo. Al programma vero e proprio il candidato sindaco e candidati consiglieri stanno lavorando da qualche settimana. «Per ora è solo abbozzato – dice –. Vorremmo fosse un programma concreto, attuabile e realizzabile, e di questi tempi sappiamo tutti che è una grande sfida. Si tratta di cercare di ottimizzare quello che già c’è e trovare idee da realizzare che possano essere il più vicine possibile al costo zero».

I nomi dei consiglieri non sono ancora noti, ma si sa che sono 10 anche se Orrù non nasconde di aver avuto qualche difficoltà nel costruire la squadra. «Cinque anni fa era stato più semplice – sottolinea –, ora la gente mi è sembrata più disinteressata, più concentrata sul proprio, quasi spaventata. È un dato di fatto che intorno alle questioni amministrative ci sia disinteresse: è stato così per cinque anni, anche i Consigli comunali raramente erano seguiti dal pubblico, l’interesse cresce solo quando ci sono questioni che riguardano le singole persone da vicino. Pensavo però che con l’avvicinarsi delle elezioni ci sarebbe stato un po’ più di fermento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA