La magia creata dal vento in quota. «Ma attenzione ai lastroni»

La curiosità. In Alta Val Seriana la neve scavata dal vento.

Dopo il forte vento di sabato (al rifugio Curò aveva segnato una velocità massima di 105 chilometri all’ora) sono stati moltissimi gli escursionisti che ieri sono tornati sulle nostre montagne. Tra gli itinerari più frequentati in alta Val Seriana da segnalare quello del Monte Timogno (sopra Spiazzi di Gromo) o la Valle dell’Asta a Lizzola, attraverso la quale si possono raggiungere molte vette che fanno da confine con la Valle di Scalve e la vicina Valle Sedornia.

Ciaspolatori, sci alpinisti o semplici escursionisti con i ramponcini ai piedi hanno quindi raggiunto i vari rifugi presenti nel comprensorio sciistico di Lizzola.

I più abituati hanno invece scelto itinerari diversi, come il Monte Sasna, il Pizzo di Petto o la Punta delle Oche. Su questi tipi di percorso la neve ha infatti subito enormi processi di trasformazione in seguito all’azione erosiva operata dal vento il giorno prima, causando vistosi accumuli nelle zone sottovento. «Oltre la linea del bosco – raccomanda Arpa Lombardia – sarà necessario prestare attenzione ai lastroni che potranno localmente cedere anche con debole sovraccarico».

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