L’Università ricorda Fulvio Manara
Il rettore: «Sorridente e appassionato»

Dolore e tante testimonianze di affetto per il professor Fulvio Manara, docente di Pedagogia e ricercatore dell’Università di Bergamo nel Dipartimento Scienze umane e sociali, morto improvvisamente per un malore venerdì 25 marzo.

Classe 1958, residente ad Albino, sposato e padre di tre figli, Fulvio Manara era molto amato dai suoi studenti. A dare l’annuncio della scomparsa è stata la stessa Università di Bergamo, attraverso un post sulla propria pagina Facebook. Laureatosi in filosofia all’Università di Milano discutendo la tesi «Fides falsa. Il concetto di eresia in Tommaso d’Aquino», ha frequentato seminari di ricerca e studio presso vari enti e ha perfezionato i suoi studi a Padova in Didattica della filosofia; è stato inoltre membro del consiglio direttivo e della commissione didattica nazionale della Società filosofica italiana. Ha collaborato in qualità di redattore a «Comunicazione filosofica. Rivista telematica di ricerca e didattica filosofica». Dal 2002 era docente di Pedagogia sociale dell’Università di Bergamo, dove si è occupato in particolare del tema della trasformazione nonviolenta dei conflitti.

«Lo ricordo, esprimendo alla famiglia il cordoglio dell’intero Ateneo, come un appassionato cultore della non violenza e custode della memoria e del pensiero di Raimon Panikkar e come mio collega per tanti anni nel Dipartimento di scienze della formazione del nostro Ateneo – sottolinea Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università di Bergamo –. Alcuni colleghi mi hanno riferito che si è spento nel suo studio, mentre leggeva e scriveva. Sorridente. Lo ricorderemo così, sorridente, appassionato, originale». I funerali si terranno lunedì alle 15 presso la parrocchiale di Albino.

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