Strinse il collo dell’ex fidanzata
Gorno, in appello pena triplicata

Strinse le mani intorno al collo dell’ex fidanzata, fermandosi solo quando lei perse i sensi. Per la Corte d’Appello di Brescia fu un tentativo di omicidio e la pena per il 44enne di Gorno Fabio Brignoli si è inasprita: 5 anni, praticamente il triplo della condanna a un anno e 8 mesi inflittagli in primo grado.

I giudici hanno infatti riqualificato il reato di lesioni personali in quello, più grave, di tentato omicidio. I fatti risalgono a febbraio 2015: l’uomo, al culmine di un litigio con la sua ex, le strinse le mani intorno al collo e, quando lei perse i sensi, se ne andò prendendole anche il telefonino. La donna riprese conoscenza e fu accompagnata in ospedale, dove i medici stabilirono una prognosi di 20 giorni. Per chiarire se si trattasse di un tentativo di omicidio o meno il tribunale di Bergamo dispose una perizia: secondo l’esperto nominato dal giudice l’imputato si fermò in tempo. Per il medico legale di parte civile, invece, la donna rischiò di morire.

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