Tarcisio, re della pizza da 40 anni
Sfidò anche i maestri napoletani

Alla «Penzàna» di Orezzo (Gazzaniga). Tarcisio Merelli, 81 anni , ha iniziato a sfornare pizze negli anni Ottanta e ancora oggi dà una mano, specie il sabato e la domenica, al figlio Efrem, noto sciatore, campione italiano di slalom gigante nel 1983.

Da quarant’anni confeziona e sforna pizze di ogni tipo nella rinomata «Penzàna» a Orezzo (Gazzaniga), ridente paese che si affaccia sulla media Valle Seriana. Il mestiere l’ha appreso dal padre Alessandro, morto in guerra in Albania nel 1940, che, dal 1936, gestiva un’osteria-negozio di alimentari (unico nel paesino) diventata ristorante-pizzeria nel 1960. Tarcisio Merelli, 81 anni ben portati, ha iniziato a sfornare pizze negli anni Ottanta e ancora oggi, munito di grembiule e bandana, non disdegna di «sovraintendere» e dare una mano, specie il sabato e la domenica, giornate di maggiore afflusso, al figlio Efrem (noto sciatore, campione italiano di slalom gigante nel 1983) e ai nipoti, nel preparare il piatto preferito dagli italiani. La pizza, d’altronde, gli ha dato anche una certa notorietà e prestigio: nel 1989 partecipò a Napoli, patria della pizza, a un concorso organizzato nel ricordo della visita in città della regina Margherita di Savoia. Furono premiati 12 dei 200 partecipanti e fra essi il bergamasco Tarcisio Merelli (unico lombardo), che si classificò 11°: oltre al diploma, vinse una mezza forma di parmigiano.

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