Val Seriana, i dati dei test sierologici
«I negativi sono il 57,8% dei casi»

«Sono 22.559 i test sierologici effettuati nel corso della campagna di screening che si è conclusa in questi giorni nella Bassa Valle Seriana. I prelievi hanno dato esito negativo per il 57,8% dei casi. Sui soggetti risultati positivi al Covid-19 sono stati processati 8.979 i tamponi (con 154 positivi al coronavirus, l’1,7% dei testati)».

Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando i dati della campagna sierologica in Bassa Valle Seriana condotta dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo su mandato di Regione Lombardia.

L’esito dei test sierologici ha evidenziato che i negativi sono il 57,8% e la quota di positività complessiva è pari a 41,8%. «Solo una quota pari all’1,7% dei ben 8.979 testati presenta tracce compatibili con un’infezione in corso» ha aggiunto Gallera.

LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
«Tra i tre centri maggiormente colpiti dall’epidemia di Covid-19 – sottolinea l’assessore Gallera -, Nembro presenta una positività sierologica pari al 48,8%; Albino 42,6%; Alzano Lombardo 34,8%. Questi valori sono proporzionali all’impatto di Covid-19 su tali Comuni nel corso dell’epidemia. Una parte rilevante di questa popolazione indagata è già stata sottoposta ad indagini sierologiche precedenti, con esiti di positività che hanno raggiunto il 62%».

LA DISTRIBUZIONE ENTRO ETA’ DELLA POSITIVITA’
Le quota relative di positività per le singole classi di età mostrano in generale un andamento crescente dai 45 anni in su; le età più giovanili (dai 18 ai 24 anni) esprimono una quota parimenti rilevante di positivi (45%). I valori percentuali delle classi agli estremi (18-19 aa e 95-99 aa) sono in parte influenzati dalla minore quantità di soggetti che hanno aderito all’indagine.

«I dati che sono emersi – commenta Massimo Giupponi, direttore generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo – sono utili a comprendere meglio quanto accaduto e quindi ci consentono di programmare il futuro non sulla base di impressioni o dati parziali, ma sulla base di una metodologia e strumenti validati. Un sentito ringraziamento va ai Comuni, alle Asst e all’Istituto Mario Negri che hanno collaborato alla realizzazione dell’indagine. Il lavoro di rete messo in campo su un territorio così vasto come la Bassa Valle Seriana (e in un periodo non certamente agevole per la partecipazione dei cittadini) ha consentito anche di testare una macchina organizzativa che diventa un patrimonio del nostro territorio, particolarmente importante in previsione del Piano Emergenza Autunno che avrà bisogno della collaborazione di tutti quanti hanno competenze da mettere in campo».

«Le quote di positività relative alla popolazione adulta dei Comuni dell’Ambito Valle Seriana - commenta il dottor Alberto Zucchi, direttore del Servizio Epidemiologico Aziendale di Ats Bergamo - mostrano come l’elevato tasso di contagio presentatosi in questa area della provincia di Bergamo abbia creato una situazione in cui, in particolare per la fascia da 55 a 79 anni di età, è presente una rilevante quota di popolazione immune (sia pur non conoscendo ancora la durata temporale dello stato di immunità determinato dall’esposizione a Covid-19). Ciò porta ad un prudenziale ottimismo, anche alla luce del rispetto rigoroso che la popolazione bergamasca ha mostrato, con spirito di sacrificio e grande sensibilità per il bene comune, delle misure precauzionali di distanziamento fisico e delle altre misure di contenimento della dispersione virale: tuttavia tale approccio precauzionale deve essere ancora mantenuto in vista del rischio, al momento non quantificabile, di una possibile seconda ondata autunnale».

A commentare i dati anche il sindaco di Albino, Fabio Terzi: «Certamente i primi risultati della massiva campagna sierologica condotta in Bassa Valle Seriana evidenziano come il virus Covid-19 abbia colpito con virulenza e drammaticità le nostre comunità. Ma nello stesso tempo emergono dati attualmente molto rassicuranti visto la bassissima percentuale di soggetti ancora positivi tra i testati. Come confortante è certamente il dato per cui, nella fascia di età tra i 55 e 74 anni, si riscontri un’elevata quota di popolazione immune».

«Tutto ciò conferma la grande importanza e l’assoluta necessità di uno screening di massa su una delle aree del paese più colpite del Covid-19, non solo per meglio capire le dinamiche e le modalità di diffusione del virus ma anche e soprattutto per farci trovare pronti di fronte ad un’eventuale seconda ondata».

« Abbiamo fin da subito molto insistito come Comune affinché si svolgessero i test sierologici di massa sulla popolazione della valle Seriana, al fine di avere una fotografia della situazione epidemiologica e comprendere la reale diffusione del virus, in un ambito così violentemente colpito. Gli esiti dimostrano che Valle Serina ha un tasso di contagio medio di quasi il 42%, con all’interno dati di contagio anche molto distanti da comune a comune e con grado di proporzionalità rispetto al tasso di mortalità dei medesimi - interviene il primo cittadino di Alzano, Camillo Bertocchi -. Si passa dal picco di positività di Nembro del 49%, al dato medio di Albino del 43%, fino al più basso dell’ambito che è quello di Alzano Lombardo con il 35%, il tutto in un denso tessuto urbanizzato, senza soluzione di continuità ed esteso in pochi chilometri. Ringraziamo tutti coloro che hanno proficuamente lavorato a questo progetto così complesso, che si è svolto in modo efficace e positivo».

Interviene anche il sindaco di Nembro Claudio Cancelli: «Consideriamo un grande risultato la campagna sierologica effettuata nella Media-Bassa Val Seriana. Da un lato si è risposto ad una domanda pressante da parte dei cittadini dell’area più pesantemente colpita dalla diffusione del coronavirus che ha pagato un tremendo tributo in termini di malati e di decessi. Dall’altro, tutto si è svolto in modo efficiente ed ordinato, grazie al lavoro sinergico di Ats Bergamo, delle tre Asst di Seriate, di Bergamo e di Treviglio, dall’Ambito sociosanitario della media Valle e all’impegno dei Comuni a dimostrazione della capacità di dare risposte di qualità grazie all’impegno di tutti. I risultati hanno dimostrato quanto e come il virus si sia diffuso nei nostri comuni e quali sono stati colpiti di più. Inoltre, ci dicono che in generale i cittadini ancora positivi al virus siano una percentuale molto bassa e probabilmente poco o per nulla contagiosi».

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