Matteo Carminati è morto tradito della natura e dalle montagne che tanto amava.
Il giovane di Sorisole, 25 anni, laureato in Psicologia, è precipitato per 100 metri da una scarpata ad Ardesio.
Era arrivato venerdì scorso alla Malga Vodala per partecipare al progetto europeo «Pasturs» che prevede una esperienza in alpeggi per affiancare gli allevatori per uno sviluppo più sostenibile del 'sistema montagna'.
È precipitato in un canalone per 100 metri, insieme al cane che lo accompagnava all'alpeggio con il quale stava curando un gregge in una valletta che si affaccia sulla Valzurio. Non c'è stato nulla da fare, entrambi sono morti sul colpo.
A dare l'allarme i compagni del progetto, altri ragazzi che arrivano da tutta italia e che non lo hanno visto rientrare.
Avevano appuntamento in quota ma Matteo non ci è mai arrivato.
Attivati i soccorsi il ragazzo è stato individuato in fondo al canalone con il cane a fianco. Il personale medico dell'elisoccorso lo ha raggiunto ma purtroppo non c'era più nulla fa fare.
Non ci sono testimoni della disgrazia ed ora spetta ai carabinieri della Compagnia di Clusone ricostruire quanto successo. L'ipotesi più verosimile è che il giovane abbia messo un piede in fallo e sia precipitato ed il cane lo abbia seguito per provare a salvarlo.
Distrutti i genitori di Matteo, figlio unico amatissimo. Un giovane generoso e altruista. Tutti lo descrivono cosi.
La laurea triennale, un anno a Boston come ragazzo alla pari per fare esperienza, a settembre avrebbe preso la laurea magistrale alla cattolica di Milano.
Era un grande amante della natura e della montagna, sensibile e generoso era anche molto legato al suo cane di 13 anni Pongo.
Il servizio di Simona Befani
Matteo Carminati è morto tradito della natura e dalle montagne che tanto amava.
Il giovane di Sorisole, 25 anni, laureato in Psicologia, è precipitato per 100 metri da una scarpata ad Ardesio.
Era arrivato venerdì scorso alla Malga Vodala per partecipare al progetto europeo «Pasturs» che prevede una esperienza in alpeggi per affiancare gli allevatori per uno sviluppo più sostenibile del 'sistema montagna'.
È precipitato in un canalone per 100 metri, insieme al cane che lo accompagnava all'alpeggio con il quale stava curando un gregge in una valletta che si affaccia sulla Valzurio. Non c'è stato nulla da fare, entrambi sono morti sul colpo.
A dare l'allarme i compagni del progetto, altri ragazzi che arrivano da tutta italia e che non lo hanno visto rientrare.
Avevano appuntamento in quota ma Matteo non ci è mai arrivato.
Attivati i soccorsi il ragazzo è stato individuato in fondo al canalone con il cane a fianco. Il personale medico dell'elisoccorso lo ha raggiunto ma purtroppo non c'era più nulla fa fare.
Non ci sono testimoni della disgrazia ed ora spetta ai carabinieri della Compagnia di Clusone ricostruire quanto successo. L'ipotesi più verosimile è che il giovane abbia messo un piede in fallo e sia precipitato ed il cane lo abbia seguito per provare a salvarlo.
Distrutti i genitori di Matteo, figlio unico amatissimo. Un giovane generoso e altruista. Tutti lo descrivono cosi.
La laurea triennale, un anno a Boston come ragazzo alla pari per fare esperienza, a settembre avrebbe preso la laurea magistrale alla cattolica di Milano.
Era un grande amante della natura e della montagna, sensibile e generoso era anche molto legato al suo cane di 13 anni Pongo.
Il servizio di Simona Befani