La campanella sta per tornare a suonare. Le cronache parlano di nuove regole, di graduatorie e del solito affanno nel reclutamento dei docenti. Ma dietro l'ansia dei programmi e la corsa ai banchi c'è un volto più discreto, spesso dimenticato, che custodisce l'anima silenziosa della scuola: i collaboratori scolastici, per tutti i ragazzi di ieri e di oggi, semplicemente i bidelli. Siamo entrati in un paio di istituti bergamaschi, tra corridoi lucidi e aule riordinate, per raccogliere le loro voci. Voci che raccontano di tempi cambiati, tra registri elettronici e smartphone, ma anche di un ruolo che, in fondo, non è mai mutato.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni
La campanella sta per tornare a suonare. Le cronache parlano di nuove regole, di graduatorie e del solito affanno nel reclutamento dei docenti. Ma dietro l'ansia dei programmi e la corsa ai banchi c'è un volto più discreto, spesso dimenticato, che custodisce l'anima silenziosa della scuola: i collaboratori scolastici, per tutti i ragazzi di ieri e di oggi, semplicemente i bidelli. Siamo entrati in un paio di istituti bergamaschi, tra corridoi lucidi e aule riordinate, per raccogliere le loro voci. Voci che raccontano di tempi cambiati, tra registri elettronici e smartphone, ma anche di un ruolo che, in fondo, non è mai mutato.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni