Appena esce il sole, le rive dei fiumi si trasformano in spiagge improvvisate. Giovani, famiglie, comitive: in tanti decidono di passare la domenica all'aria aperta, tra grigliate, relax e – purtroppo – tuffi vietati. Un rituale estivo che sembra non passare mai di moda, ma che continua a sfidare le regole e, soprattutto, il buon senso. Nonostante i cartelli multilingue che indicano chiaramente il divieto di balneazione, in pochi li rispettano. Ieri abbiamo trascorso la giornata lungo il fiume con i sommozzatori volontari di Treviglio, impegnati a monitorare i tratti più affollati. E ciò che abbiamo visto si ripete ogni fine settimana: ragazzi che si tuffano dai ponti, adulti che nuotano al centro del fiume, bambini in acqua senza alcuna supervisione. Fortunatamente, nessuna emergenza da segnalare ieri. Il servizio di Paola Abrate e Luca Cesni
Appena esce il sole, le rive dei fiumi si trasformano in spiagge improvvisate. Giovani, famiglie, comitive: in tanti decidono di passare la domenica all'aria aperta, tra grigliate, relax e – purtroppo – tuffi vietati. Un rituale estivo che sembra non passare mai di moda, ma che continua a sfidare le regole e, soprattutto, il buon senso. Nonostante i cartelli multilingue che indicano chiaramente il divieto di balneazione, in pochi li rispettano. Ieri abbiamo trascorso la giornata lungo il fiume con i sommozzatori volontari di Treviglio, impegnati a monitorare i tratti più affollati. E ciò che abbiamo visto si ripete ogni fine settimana: ragazzi che si tuffano dai ponti, adulti che nuotano al centro del fiume, bambini in acqua senza alcuna supervisione. Fortunatamente, nessuna emergenza da segnalare ieri. Il servizio di Paola Abrate e Luca Cesni