C'è chi giura che il vaccino contro l'influenza provochi la malattia stessa, chi crede che bere acqua e limone al mattino curi il cancro, o che l'aglio sia più potente di un antibiotico. Sono solo alcune delle bufale più diffuse in ambito sanitario, fake news che corrono veloci sui social, nelle chat e persino nei passaparola quotidiani, generando confusione, paure e comportamenti pericolosi.Negli ultimi anni, la disinformazione in campo medico è diventata una vera emergenza pubblica. Dalle teorie del complotto sui vaccini fino ai falsi rimedi miracolosi contro il Covid, la rete è stata il terreno fertile per la diffusione di notizie prive di basi scientifiche, spesso alimentate da chi sfrutta la paura o la fragilità delle persone.A smontare queste false credenze sono in prima linea ricercatori e divulgatori scientifici, impegnati a riportare la discussione su basi solide e verificabili. Tra loro, anche il bergamasco Silvio Garattini, presidente e fondatore dell'Istituto Mario Negri, da sempre voce autorevole nel promuovere una cultura della scienza accessibile e verificata. Garattini invita a diffidare delle scorciatoie e a riconoscere il valore del metodo scientifico come unico strumento per distinguere il vero dal verosimile.Le bufale, tuttavia, non si limitano ai rimedi domestici o ai falsi allarmi: si estendono anche a diete miracolose, integratori 'detox' spacciati per salvavita, o teorie secondo cui i farmaci sarebbero un complotto delle case farmaceutiche. Tutte narrazioni che mettono a rischio la salute pubblica e minano la fiducia nella medicina.Contrastare la disinformazione significa educare alla consapevolezza, diffondere la cultura scientifica e promuovere un'informazione trasparente. Perché la salute – quella vera – non nasce dalle condivisioni virali, ma dal rigore dei dati, dall'ascolto degli esperti e dalla responsabilità collettiva di cercare la verità.Il servizio di Paola Abrate
C'è chi giura che il vaccino contro l'influenza provochi la malattia stessa, chi crede che bere acqua e limone al mattino curi il cancro, o che l'aglio sia più potente di un antibiotico. Sono solo alcune delle bufale più diffuse in ambito sanitario, fake news che corrono veloci sui social, nelle chat e persino nei passaparola quotidiani, generando confusione, paure e comportamenti pericolosi.Negli ultimi anni, la disinformazione in campo medico è diventata una vera emergenza pubblica. Dalle teorie del complotto sui vaccini fino ai falsi rimedi miracolosi contro il Covid, la rete è stata il terreno fertile per la diffusione di notizie prive di basi scientifiche, spesso alimentate da chi sfrutta la paura o la fragilità delle persone.A smontare queste false credenze sono in prima linea ricercatori e divulgatori scientifici, impegnati a riportare la discussione su basi solide e verificabili. Tra loro, anche il bergamasco Silvio Garattini, presidente e fondatore dell'Istituto Mario Negri, da sempre voce autorevole nel promuovere una cultura della scienza accessibile e verificata. Garattini invita a diffidare delle scorciatoie e a riconoscere il valore del metodo scientifico come unico strumento per distinguere il vero dal verosimile.Le bufale, tuttavia, non si limitano ai rimedi domestici o ai falsi allarmi: si estendono anche a diete miracolose, integratori 'detox' spacciati per salvavita, o teorie secondo cui i farmaci sarebbero un complotto delle case farmaceutiche. Tutte narrazioni che mettono a rischio la salute pubblica e minano la fiducia nella medicina.Contrastare la disinformazione significa educare alla consapevolezza, diffondere la cultura scientifica e promuovere un'informazione trasparente. Perché la salute – quella vera – non nasce dalle condivisioni virali, ma dal rigore dei dati, dall'ascolto degli esperti e dalla responsabilità collettiva di cercare la verità.Il servizio di Paola Abrate